Disruptive Talks: il podcast italiano sulle tecnologie emergenti e sulla zetetica (scetticismo scientifico)

S01E10: EPISODIO LIVE VIDEO: Speciale Bitcoin con Gabriele Sabbatini, CEO di Hercle + Satoshi Nakamoto + The Antisocial Network + Zetetica

April 14, 2024 Kevin Escoda Season 1 Episode 10
S01E10: EPISODIO LIVE VIDEO: Speciale Bitcoin con Gabriele Sabbatini, CEO di Hercle + Satoshi Nakamoto + The Antisocial Network + Zetetica
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S01E10: EPISODIO LIVE VIDEO: Speciale Bitcoin con Gabriele Sabbatini, CEO di Hercle + Satoshi Nakamoto + The Antisocial Network + Zetetica
Apr 14, 2024 Season 1 Episode 10
Kevin Escoda

🍔 È con un grande piacere che vi presentiamo la PRIMA PUNTATA del podcast il LIVE VIDEO!S01E10 - Speciale BITCOIN con Gabriele Sabbatini, Co-Founder e CEO di Hercle 🍔

Per la prima volta, il nostro episodio è stato trasmesso in diretta video su tutti i nostri canali social. Vi consigliamo di seguirci su YouTube e Twitch, poiché i vostri commenti su queste piattaforme vi consentono du interagire con noi in tempo reale. 
Siamo felici della  nuova frontiera del Disruptive Talks, con un format più interattivo e dinamico che invita voi, gli ascoltatori, a partecipare attivamente alla conversazione. Con promesse di live improvvisi e una maggiore enfasi sull'interazione, vogliamo che siate al centro di ogni dialogo e che il nostro viaggio intellettuale e tecnologico sia anche il vostro. Unisciti a noi per non solo ascoltare, ma fare parte di questa avventura nel mondo delle tecnologie emergenti e della loro influenza sulla società.

In questo episodio, scoprite come BITCOIN sta plasmando il futuro della finanza in una conversazione con Gabriele Sabatini, co-founder e CEO di Hercule. Ci immergiamo nella complessa intersezione tra il mondo finanziario tradizionale e quello in rapida ascesa delle criptovalute. Il nostro ospite, un pioniere della blockchain, condivide la sua visione illuminante su Bitcoin, DeFi e le sfide che affronta per connettere le istituzioni con l'innovativo universo cripto. La sua esperienza e i suoi approfondimenti sulla finanza digitale vi guideranno attraverso un viaggio che ridefinisce il valore e la sua circolazione globale.
  
Ecco il programma dell'episodio: 
 
- Annuncio sul podcast: Lancio delle "Pillole DISRUPTIVE TALKS ZETETICA", una nuova iniziativa volta a promuovere lo scetticismo scientifico e stimolare dibattiti critici. 

- Vi parlo del documentario "The Antisocial Network" su Netflix.
 
- "Hanno scoperto chi è Satoshi Nakamoto?" Un'indagine intrigante che ha catturato l'attenzione della community di Reddit questa settimana. 
 
- Discussione con Gabriele Sabbatini: Un dialogo approfondito con il Co-Founder e CEO di Hercle, dove ci concentrerem

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In questo episodio, scoprite come BITCOIN sta plasmando il futuro della finanza in una conversazione con Gabriele Sabatini, co-founder e CEO di Hercule. Ci immergiamo nella complessa intersezione tra il mondo finanziario tradizionale e quello in rapida ascesa delle criptovalute. Il nostro ospite, un pioniere della blockchain, condivide la sua visione illuminante su Bitcoin, DeFi e le sfide che affronta per connettere le istituzioni con l'innovativo universo cripto. La sua esperienza e i suoi approfondimenti sulla finanza digitale vi guideranno attraverso un viaggio che ridefinisce il valore e la sua circolazione globale.
  
Ecco il programma dell'episodio: 
 
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- Vi parlo del documentario "The Antisocial Network" su Netflix.
 
- "Hanno scoperto chi è Satoshi Nakamoto?" Un'indagine intrigante che ha catturato l'attenzione della community di Reddit questa settimana. 
 
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Speaker 1:

no-transcript. E benvenuto per questo episodio del podcast del Disruptive Talks, il 10,. Episodio 10, per il primo live video. Vediamo, per il momento siamo quattro, non è tanto, ma è la prima volta. Questo episodio dopo si può vedere su tutte le piattaforme YouTube, twitch, in video, in replay, sarà dopo anche meso, in podcast su tutte le piattaforme tradizionali. Prima di andare avanti e raccontarvi un po' questo cambiamento, vi ricordo di cosa si parla, cosa parliamo in Disruptive Talks. Parliamo di nuove tecnologie, le tecnologie emergenti, ma è più importante, il loro impatto sulla società, sul lavoro e su noi stessi umani. Cerco in primo tempo di condividervi le mie scoperte in ambito. Cerco anche di semplificarvi alcuni concetti complessi e, infine, di portarvi la voce di esperti nell'ambito per raccontarvi i cambiamenti digitali e tecnologici in corso. Allora, questa è la prima puntata interattiva. Quindi, cosa vuol dire? Vuol dire che potete partecipare, potete totalmente con me interagire. C'è le commenti. Andate su YouTube, linkedin, twitch, scrivete commenti, posso vedere, posso mettere i vostri commenti sullo schermo, possiamo interagire. Posso anche inviarvi un link e farvi venire sul parco se un giorno avete delle cose interessanti da dire.

Speaker 1:

Questo sarà un po' il principio di questo podcast. Vediamo un po' di cosa andiamo a parlare oggi. Oggi iniziamo con una presentazione. Vi racconto un po' questo nuovo step del Disruptive Talks e vi parlo di esetetica. Vado a iniziare a creare contenuto sulla esetetica, quindi vi racconterò cos'è l'azietetica e cos'è questo metodo filosofico e scientifico per alcuni argomenti. Dopo il quick talk, parlerò di un documentario che ho visto su Netflix che vi consiglio Anti-Social Network.

Speaker 1:

Ve ne parlerò brevemente. Dopo un rumore che ho letto su Reddit, hanno forse scoperto chi è Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin. Forse vedremo più questo in dettaglio. Brevemente e alla fine vi condivido la discussione con Gabriele Sabatini, co-founder e CEO di Hercule, uno dei più grandi market maker italiano per asset digitali, e quindi il miglior momento della discussione molto informale che ho avuto con Gabriele. Ve la farò ascoltare. Stasera siamo insieme per più o meno un'ora, un'ora dieci. Potete partire quando volete.

Speaker 1:

La video dopo, come vi dicevo, sarà disponibile su tutte le piattaforme. Allora un incipit per iniziare. Ci saranno qualche errori. Io, il fatto di fare un podcast in odio mi consentiva di avere post production, quindi di correggere tutti i miei piccolini errori. Adesso sono, come diciamo in francese, senza filetti in live, il più totale. Il vantaggio è che abbiamo più interazione. Posso sentirvi, ascoltarvi e rispondervi, ma forse andate a essere un po' più testimoni delle mie piccole mancanze di italiano e dei momenti dove butto sulle parole.

Speaker 1:

Comunque avrò meno lavoro di post-production. Quindi questo è anche una delle regioni per cui partiamo su questo. L'altro punto è l'azietetica. Vi mostro subito una video e vi spiego cos'è la Zetetica. Dopo Guardiamo subito Allora questo cos'è? Questo era semplicemente il generico di Disruptive Talk. Zetetica è qualcosa che ci penso da due o tre mesi. Volevo davvero creare contenuto sulla Zetetica. Allora, la Zetetica cos'è? semplicemente è un metodo. Io lo paragono all'epistemologia. Quindi vi ho trovato due definizioni, una di Tricano, l'altra di Wikipedia.

Speaker 1:

Mi piace definire io la Zetetica come un ramo dell'epistemologia. L'epistemologia è la parte della filosofia che si occupa dello studio delle conoscenze e del sapere. Allora, trecani cosa dice sull'asetetica? Trecani definisce l'asetetica come un ambito volto alla ricerca della verità, termine usato già anticamente per caratterizzare i metodi e gli indirizzi dei filosofi settici tendenti appunto a tal fine. Io preferisco la definizione di Wikipedia, perché non troverete la Zetetica su Wikipedia, lo troverete sotto il termine scetticismo scientifico. Infatti il scetticismo scientifico o la zetetica è una posizione epistemologica che si focalizza essenzialmente sulla pratica di domandarsi se determinate affermazioni siano sostenute o meno da adeguate argomentazioni basate sulla ricerca, metodo empiriche o riproducibilità.

Speaker 1:

Quindi la zetetica in Francia la conosciamo bene. È stato reso popolare da Henri Broch, che era un fisica, un professore di fisica ha creato il laboratorio dell'asetetica, un centro di ricerca nell'università della Costa Azzura a Sofianti Polis, e ha dedicato proprio un laboratorio per promuovere le metodologie asetetiche e l'arte del dubbio. E questo è fondamentale l'arte del dubbio. Come vado a integrare questo nel Disruptive Talks?

Speaker 1:

Semplicemente, prendere la forma di pillole, quindi pillole per darvi strumenti per sviluppare lo spirito critico attraverso una metodologia concreta, anche dei debattiti, debattiti che farò, penso, su Twitch e su TikTok, debattito di 1, 2, 3 ore con professionisti. Questi debattiti possono prendere la forma di discussione sulla religione e l'ateismo, sull'escenzialismo, sui fake news o ancora sui paradossi dell'era dell'informazione che ci rende sempre più paradossalmente disinformato. L'obiettivo sarebbe di avere con me un gruppo di esperti nella storia, nelle tecnologie, nella filosofia, nel pensiero critico, con altre persone per creare i propri debattiti, per cercare di capire metodologie setetiche per affrontare tematiche molto moderne che dobbiamo affrontare nella realtà. Questo era un po' l'annuncio che volevo fare prima di andare avanti nel podcast. Vi ricordo, adesso siamo in live. vi mostro subito. Potete vedere adesso sullo schermo un QR code. Tutto questo lo faccio gratuitamente sul tempo personale.

Speaker 1:

Questo è semplicemente una pagina per darmi supporto. Quindi, un caffè al mese, 2 euro al mese, 3 euro al mese, 4 euro al mese. Non esitare, è qualcosa che consenterà a me e alla squadra che mi appoggia di continuare a creare contenuto e niente. Io direi che andiamo avanti subito con il Quick Talk. Allora, il Quick Talk oggi, due cose Volevo mostrarvi. Parlarvi del anti-social network. L'ho visto questa settimana, è uscito da una settimana a otto giorni su Netflix. Prima di parlarvi, di raccontarvi di cosa si tratta, vi mostro subito il trailer in italiano. Dura due minuti. E ecco quindi The Anti-Social Network, la macchina della disinformazione guardiamo subito meme online.

Speaker 2:

Their name comes from their secret website, foodshed. C'era una cosa che non avessi trovato da nessun'altra parte online. Ammetto che alcune cose erano un po' al limite E, rimanendo anonimi, i giovani avevano la possibilità di esprimere i loro pensieri e opinioni senza essere giudicati, e ne volevi sempre di più. Era un'esplosione di immagini virali. Non volevi che la festa finisse. Abbiamo dato il via a qualcosa che non avremmo mai immaginato. Le persone hanno esteso gli scherzi alla vita reale. Se suscitavi l'ira di un Anonymous, eri spacciato. Hello, leaders of Scientology, anonymous has decided that your organization should be destroyed. Espresso, espresso. Ciò che fa guadagnare questo tipo di siti è la rabbia. Quindi, facebook o Twitter guadagnano soldi tramite la rabbia degli utenti. Pagano soldi tramite la rabbia degli utenti. Man mano che internet diventava come 4chan, è molto più facile creare contenuti oscuri, vulgari o descalibrati. Basta immetterlo in questo ambiente e aspettare che diventi virale. Avevamo tutti contribuito a distorcere la realtà. Non era nostra intenzione trasformare il mondo in cartone.

Speaker 1:

Ecco, quindi l'avete visto. Di cosa tratta The Anti-Social Network? Allora iniziano con raccontarvi la storia di 4chan. Cosa è 4chan? 4chan è un social media centrato sulla privacy. Siamo anonimi su 4chan e subito 4chan è stata una replica. Vi consiglio di vedere il documentario. È stata una replica di un social media giapponese che consenteva a ognuno di parlare in modo totalmente anonimo e questo social media è diventato molto velocemente l'anti-chambre, il posto in cui tutte teorie conspirationista potevano girare. È diventato un amplificatore di queste teorie. Il documentario è molto ben fatto. Racconta proprio la storia di 4chan come sono diventato semplicemente un gruppo di gente appassionata di manga e di meme, di meme internet, fino a diventare proprio il posto in cui tutti i supporter di QAnon, questa teoria conspirationista che seguiva Trump e che è un po' dietro il red del capitolo in gennaio, prima dell'elezione di Biden. Il documentario racconta tutto questo processo e come un social media e una comunità può diventare, contro il suo la sua volontà, diventare qualcosa di nefaste per la società. Quindi, è stato un momento molto piacevole. Non aspettavo questo documentario. Ecco, avete visto, vi ho mostrato il trailer. È davvero qualcosa che vi consiglio di vedere e non so se c'è qualcuno che l'ha visto. Non esitare proprio a parlare nei commenti. Grazie Mocha per il commento, grazie mille e quindi, ecco, questa è davvero la cosa che vi consiglio di vedere ogni tanto. Come dicevo, cercherò di condividere qualche scoperta.

Speaker 1:

Secondo, quick talk. Ve lo dicevo, adesso andiamo a parlare proprio di Satoshi Nakamoto. Ma cosa è successo? Cosa è successo? Ne ho parlato ieri. Ieri abbiamo fatto il primo evento live anche della community synapsi ne parlere.

Speaker 1:

E questa settimana, dieci giorni fa, su Reddit qualcuno. Allora vi mostro subito, vi mostro subito di cosa si tratta questo è proprio lo schermo di Reddit. Quindi il post che è stato pubblicato dieci giorni fa. Cosa vediamo? Niente. Il post è stato cancellato. Interessante. Io vi condivido nelle nei commenti. Vi condivido il link di questo perché vi consiglio di dare una lettura ai commenti. Questo è semplicemente il post di qualcuno che è andato su reddito orte giorni fa. Lo vediamo qui per condividere la sua ricerca sulla sua teoria, per sapere chi è satoshi nakamoto.

Speaker 1:

Per quelli che ci ascoltano e che non conoscono la storia, quindi, bitcoin è stato creato da qualcuno. Non sappiamo da chi. Quella persona o il gruppo di persone che l'hanno creato hanno il nome di Satoshi Nakamoto. Lo sappiamo bene perché abbiamo mail, abbiamo discussione di lui su forum e diversi scambi anche che hanno stato rilasciati di varie persone. Sappiamo che questa persona ha creato Bitcoin. Non sappiamo chi è, quindi questo è un po' il background molto generale.

Speaker 1:

2013 questa persona ha fermato di scrivere e non ha lasciato più nessuna traccia e ognuno sta un po' cercando di capire chi è questa persona. Dopo vi racconto cosa è stato detto in questo post. Vi consiglio comunque di leggere i commenti, perché è stato due o tre giorni in cui le persone hanno continuato a cercare a confermare le cose trovate. Quindi lo vediamo qui this is legit, impressive work, well done. Vediamo in tutti i commenti gente impressionata che vanno a confermare le cose trovate con delle linkto. Questo ha creato proprio un momento. Due o tre giorni voi ercolino recap della storia e ve la racconto. Quindi, semplicemente, un utente di reddito ha condiviso una teoria interessante. La sua nuova teoria sull'identità di Sasashi Nakamoto mette in luce tre persone che erano ricercatori IBM e convolti nei primi lavori di ricerca sulla blockchain che precedono Bitcoin. Conosciamo tutti il nome di.

Speaker 1:

Al Fine, è una delle prime persone che ha ricevuto Bitcoin da Satoshi Nakamoto, una persona pubblicamente conosciuta. Oggi non è più di questo mondo. Soffreva di una malattia molto rare e abbiamo seguito tutta la sua storia. È una persona davvero bellissima. Lo sappiamo dalle testi che lui ha scritto e tante persone hanno pensato che al fine era Satoshi Nakamoto. Il punto è che queste persone vi dirò il nome subito Satoshi Hada e Tashiaki Tanaka.

Speaker 1:

Queste persone hanno partecipato a un evento con Alfine in 1998 sulla criptografia, in cui hanno parlato di Zerok Knowledge. Quindi questo è il primo punto della teoria. C'era una persona di nome Satoshi nel stesso edificio che Alfine in un evento cripto nel 1998, ma non solo quello. La teoria non si ferma qui. Una ricerca su Google di Satoshi Nakamoto, satoshi Hada, nakamoto, quindi i nomi di queste persone, il nome di Satoshi Nakamoto porta a imbattersi su un tweet che mostra tre nomi Satoshi Hada, tashioki Tanaka e Tayoki Uramoto. Poi quel notizio ha iniziato a ricercare i nomi e cose.

Speaker 1:

Queste persone hanno prodotto, cosa hanno scritto? E' curioso che, mentre tutti questi nomi hanno parlato di chiavi private, pubbliche, blockchain e cripto, mai hanno parlato di bitcoin, blockchain e cripto. Mai hanno parlato di bitcoin. Altro punto interessante della ricerca queste persone hanno scritto dei documenti sul zero knowledge in 2013. Da 2013 queste persone hanno fermato di scrivere. Hanno fermato di dare informazioni al stesso momento in cui Satoshi Nakamoto ha fermato di dare tracce. Non si finisce qui.

Speaker 1:

Un'altra ricerca Google se cercate Satoshi Ada, cyberpunk mostra proprio un'email di dicembre 2021 dove possiamo vedere proprio il nome di questa persona in riguardo ad elementi tecnici della blockchain. Tutte questi elementi hanno stato verificati dalla community e hanno stato provati veri. Trovate su un altro post Reddit, che vi mostro qui, un recap di tutta la storia, con qualcuno che ha dato qualche informazione in più, subito dopo l'evento. Vi metto in commenti questi tre link per poter indagare su questa storia e può darci informazioni in riguardo? confermare, non confermare, dirci sì, davvero e tutto questo? noi in ogni caso continuiamo di monitorare tutto questo e nel caso è confermato o meno, saremo i primi a raccontarvelo dai. Questo era il quick talk di questa prima formula che, se vuole interattiva, subito passiamo alla discussione con Gabriele Sabatini. Allora la discussione ve lo dicevo, scusatemi, dobbiamo ancora gestire e correggere qualche punti. Come ve lo dicevo all'anticipo, questa discussione non pensavo ancora partire sulle live, quindi è stata fatta in odio e in più è stato molto interessante perché è stata la prima intervista che ho fatto in presenza.

Speaker 1:

Quindi sono andato direttamente nelle uffici di Gabriele, quindi le uffici, i nuovi uffici di Erkel e abbiamo avuto una discussione di due ore molto informale per la piccolina storia. Ci conosciamo con Gabriele, abbiamo lavorato insieme su qualche progetti, abbiamo anche lavorato tardi ogni tanto e parlato di Bitcoin tanto, tanto. Quindi è stato molto informale perché già abbiamo avuto tante discussioni sull'argomento. Vi faccio un'introduzione prima di condividere i migliori momenti di questa discussione. È molto interessante se vi piace la DeFi, se vi piace Bitcoin, se vi piace anche sentire un vero istituzionale, un vero Bitcoin, un Bitcoiner che lavora per l'istituzione che cerca di proprio fare il ponte tra i due mondi. È molto interessante. Allora Gabriele Sabattini, chi è Prima ha iniziato a fare degli studi di legge su Bitcoin, la blockchain, criptovaluta e fintech.

Speaker 1:

Il stesso anno è entrato nella board della Blockchain Education Network in Italia come membro e segretario. Dopo si è professionalizzato maggiormente nell'ambito blockchain e ha lavorato per Chinside, una società che sviluppa soluzioni di pagamento, e anche per Bitflyer, un exchange di cripto basato nel Luxembourg. Ha effettuato alcune docenze sui asset digitali e le blockchain in alcuni posti prestigiosi, tra cui Luis Guido Carli e la SDA Bocconi, con la creazione della società Hercule, di cui è il co-founder e il CEO. Ora Hercule è un market maker e broker dealer di asset digitali che si rivolge alle istituzioni finanziarie buy-side e sell-side quindi PSP, waste, fintech per consentire a loro di accedere alla liquidità degli asset digitali in modo fluido, efficiente e conforme alla normativa.

Speaker 1:

Forse posso mostrarvi. Andiamo subito. È interattivo, quindi questo posso farlo, vi mostro subito. Andiamo sul sito. Andiamo subito sul sito di Erkel. Condividi lo schermo. Ok, questo quindi è Erkel. Condividi lo schermo. Ok, questo quindi è Erkel. Quindi market maker, quindi hanno una soluzione con Hercules X per il trading dalle istituzioni per tutti gli asset digitali. Market Maker numero uno in Italia. Hanno la tecnologia, gestiscono la liquidità e sono totalmente compliant. Allora la discussione, la discussione molto informale. Io cosa ho fatto per rendervela più piacevole? Il mio odio non era di grande qualità, quindi ho preso solo il contenuto di Gabriele, che vi faccio ascoltare. All'inizio, come sempre, ci racconta lui chi è, cosa ha fatto fino adesso. E ecco, ascoltiamo.

Speaker 3:

Io facevo giurisprudenza, ascoltavo giurisprudenza, insomma, mi interessava molto. Mi è sempre interessato comunque il mercato dei capitali e avevo scoperto Bitcoin e ho iniziato a frequentare un pochino il mondo della community. La cosa che mi aveva colpito adesso non so, la community Bitcoin è ancora probabilmente così, si è un po', diluita ma la cosa che mi copriva il tempo è che era il gruppo di persone, la community con più alta densità di talento in cui ero mai stato, cioè qualsiasi persona si avvicinasse a quell'epoca a questo tipo di settore era veramente pazzesca, anche perché per capire Bitcoin nel profondo devi avere competenze di computer science, di game theory, di finanza, di economia, di criptografia, di energia, di hardware. C'è veramente molto e quindi c'era una community molto eterogenea da cui si poteva imparare tantissimo e sono stato un pochino estasiato. Anche tutto l'ethos, l'anima filosofico-politica di Bitcoin, era qualcosa in cui mi ridevedevo molto.

Speaker 3:

Studiavo molto la filosofia politica libertaria era una cosa scolostriaca anche economicamente, più dal lato politico, più dal lato della legge. Mi ricordo, studiavo filosofia politica e filosofia del diritto. Studiavo Bastiat e comunque tutti i filosofi o giuristi, un po' tutti e due, che stressavano molto il concetto della libertà dell'individuo, dell'evoluzione del potere, dell'affronto tra Hobbes e altri tipi di pensatori, quindi il leviatano contro una figura centrale, invece un po' più dell'individuo e meno importante del leviatano o del potere statale o del stato moderno. Quindi sì, sono entrato in quella community e ho capito subito che sarebbe stato quello che volevo fare nella vita, nel senso che erano le persone con cui volevo stare, da cui volevo imparare. Il mercato era ancora super early, era ancora all'inizio e quindi c'era moltissimo da fare, moltissime upside. Veramente si poteva crescere tantissimo. E un tema che c'era che al tempo comunque era ancora vista come una cosa molto per nerd.

Speaker 3:

Io, in realtà, che avevo un background un po' di giurisprudenza o comunque, insomma, esatto più legale, ero in grado di e per ora sono sempre stato appassionato di tecnologia da sempre, e quindi riuscivo un pochino a tradurre concetti tecnologici in una diette ai lavori. Quindi questa figura un po' ibbida, in cui riuscivo a parlare molto con i developer, ma dall'altro lato riuscivo a parlare con le altre persone, è stata un po' la mia fortuna E poi la convinzione, nel senso che, appunto, ero convinto di questo. Non abbiamo mai mollato, abbiamo sempre insistito su questo.

Speaker 3:

Anche il gruppo con cui abbiamo fatto il blog al tempo, ad oggi lavorano ancora tutti nel mondo dei crypto asset con grande successo. Quindi, comunque, avere un gruppo di amici molto stretto, che tutti vanno nella stessa direzione è stato sicuramente un aiuto. Quindi, direi principalmente la visione che dà Bitcoin, il tipo di filosofia che sosteneva di corrente politica che sosteneva e le persone, questo è stato un pochino forse il volano che mi ha convinto a muovere tutto, a focalizzarmi solo su questo. E poi, sai, ci devi mettere anche un po' di impegno e cercare di lavorare al massimo per fare il più possibile.

Speaker 1:

Molto interessante di vedere come Gabriele ha subito avuto una passione e lo sapete nel podcast. Mi piace indagare proprio come la facciamo, ovvero come quando qualcosa ci piace, come andiamo a lavorare in questo ambito. Dico sempre fai cosa ami, ami cosa fai. E quindi gli ho chiesto ma come si passa della passione alla professionalità?

Speaker 3:

e vediamo la sua risposta a me, in qualsiasi mercato, quello che vuoi fare, se vuoi lavorarci, basta che unit to show up, devi farti vedere, basta che lavori, fai qualcosa e fare. Il blog era uno dei primi in Italia, comunque facevamo moltissime visualizzazioni per un mercato piccolo come l'Italia e ci eravamo già un po' accreditati come persone che scrivono. Poi non volevamo fare giornalisti e è iniziato quel blog, quel news outlet, solo per imparare scrivendo e traducendo per gli altri impari moltissimo e quindi quello è stato un po' quello che ci ha mosso. Nel frattempo abbiamo conosciuto moltissime persone. Ricordo un aneddoto ci aveva scritto il founder di AVE, al tempo si chiamava Etland. Ci aveva scritto per chiederci un'intervista. Non abbiamo scritto.

Speaker 3:

Mi ha detto mi puoi fare un'intervista per il mercato italiano e gli facciamo un'intervista. Poi addirittura non avevamo registrato bene il video sul computer, quindi l'abbiamo fatta rifare, abbiamo fatto una doppia intervista. Questo per dire, appunto, quello è stato un po' il modo per conoscere molte persone, per dire guarda, sto facendo qualcosa, ne stiamo scrivendo, eccetera. Da lì poi c'è stato anche un po' il bull market del 2017, che ha creato molto interesse. Noi eravamo ben posizionati, quindi abbiamo sfruttato bene il volano del bull market del 2017. C'è stato il boom delle ICO, quindi money grab abbastanza facili, tutti riuscirono a raccogliere molti soldi. C'è stato molto hype, gli interessi dei retail, sono nati le prime aziende. Insomma c'è gente che ha capitalizzato molto all'aziendale.

Speaker 3:

Le aziende che adesso stanno guidando il mercato sono nate nel bear market tra il 2013 e il 2017, poi c'era un po' questo gap di conoscenza. C'erano pochi che erano competenti o che comunque avevano la competenza, ma riuscivano a parlarne in modo semplice. Comunque avevano la competenza, ma riuscivano a parlarne in modo semplice. Quindi io su questo ho avuto grandi maestri e quindi ci chiamavano per fare diverse conferenze. Poi sono entrato nel consiglio direttivo del Blockchain Education Network, che come attività quello che facevamo era soltanto divulgazione nell'università. Quindi comunque abbiamo fatto tantissimi talk a costi nostri, pagavamo noi per fare divulgazione letteralmente e sai spiegare le cose a ragazzi della paterna, a volte anche più grandi di me, del master, eccetera, o comunque partecipare a convegni abbastanza istituzionali. Tu uno non puoi fare brutta figura sicuramente, e due devi spiegare cose complesse in maniera facile.

Speaker 3:

Quindi lì sono un'ottima scuola per imparare a comunicare bene certi tipi di argomenti e rendere di facile comprensione stare in tutti gli ambienti, anche in ambienti più istituzionali. Questa cosa mi ha sicuramente aiutato E poi sì, quindi poi tutta questa attività è stata di divulgazione pura. Poi con ScienceSide ero praticamente l'unico funzionale un po' più business, a parte poi il mio vecchio capo, come ti chiamano così, e quindi erano solo software developer. Ho imparato tantissimo di tecnologia, di startup e di fintech. Era di fatto un sistema di pagamento. Ho imparato tantissimo da quel punto di vista e quindi è stata anche lì. C'è inside una scuola veramente positiva. L'esperienza di startup è fondamentale perché ti buttano nella mischia. Ci sono poche risorse e molte cose da fare. Fai un po' di tutto, vedi un po' tutto e è sicuramente molto interessante, soprattutto quando si circolano persone molto competenti.

Speaker 1:

Quindi fare creare contenutouto incontrare gente, fare networking e imparare, farsi esperienza nell'ambito di blockchain. Ci hai raccontato come è arrivato dopo a creare Hercule, il suo percorso di crescita personale in rapporto a questo cammino proseguito ho cercato di fare un'esperienza un po' più, un po' più, un po' più.

Speaker 3:

Io ho sempre fatto trading. Ho cercato di fare un'esperienza un po' più, un po' più. Sì, esatto, io ho sempre fatto trading, più che altro market making, eccetera, e però comunque ChainSide faceva pagamenti, no, in cripto, in bitcoin, in un mercato che era il 2017-2018. Il timing non era perfetto. Alla fine facevamo consulenza alle istituzioni finanziarie per la maggior parte, quindi io cerchiavo un'attività che è più in crescita. Mi sentivo di aver imparato già abbastanza da GenSide e quindi ho detto va bene, e mi sono fatto un'altra esperienza. Ho fatto questa esperienza per questo exchange che era tra i più grandi, uno dei primi. In realtà era stato fondato nel Giappone nel 2013-2014 da dei trader di Goldman che avevano mollato e fatto Bitflyer e avevano aperto in Europa, e quindi mi sembrava una buona opportunità. Lì ho capito molto dei problemi di liquidità e di gestione, sai dei book, degli exchange, eccetera, e quindi mi rendevo conto che c'era un'opportunità nel fornire liquidità, nel diventare un liquidity provider. E poi ho conosciuto i miei due co-founder, arturo e Marco. Marco è più grande di me, insomma ho dieci anni in più e ha sempre lavorato nello sviluppo software a bassa latenza, quindi molto performance, e anche nel settore finanziario. Invece Arturo lavorava nelle situazioni finanziarie primarie.

Speaker 3:

Ci siamo messi insieme e abbiamo detto insieme partiamo. Non è stato sicuramente facile. Ancora adesso non siamo una realtà dei cittadini più grandi in Europa. Siamo sicuramente in crescita. Abbiamo ancora tutto da dimostrare, ma avventura molto bella. Poi il mercato continua a cambiare e io sono contento la mattina quando mi sveglio perché ci sono. Imparo molto da due lati diversi. Imparo molto dal punto di vista imprenditoriale, perché comunque, qualsiasi tipo di mercato stai navigando, devi costruire un'azienda da zero. Impari tantissimo. E poi dal punto di vista tecnico-finanziario, nel senso che comunque bitcoin, digital asset o comunque le crypto, etc. È all'inizio, è il futuro della finanza, è il futuro della finanza, è il futuro del mercato dei capitali, dei pagamenti.

Speaker 1:

Quindi come ci è arrivato a Hercule? questo è un po' il cammino per chiudere sul suo percorso, hercule. E come ci è arrivato? ha chiuso, infatti il racconto non è finito. L'ho chiuso qui perché volevo sottolineare il suo paragone che va a fare adesso. C'è proprio un bel paragone. Partendo da quello presupposto famoso, l'uomo è un animale sociale, ci racconta il ruolo dello scambio e quindi l'importanza delle cose che fa, e ci dà la sua visione molto interessante su questo.

Speaker 3:

Sempre molto astratto, ma di fatto Aristotele diceva che l'uomo è un animale sociale e la socialità si definisce nello scambio con qualcun altro. E in qualsiasi tipo di scambio hai sempre un'unità di misura, a meno che non siano pure di idee, tipo in tante interazioni sono interazioni economiche, in cui c'è un valore che viene scambiato e ti serve un asset per tenere le tracce. Questo asset diventa la moneta spesso, e quindi è il pilastro, cioè c'è una scienza sociale e capire il cambiamento di questo, secondo me, lavorare sulla frontiera dell'innovazione, di questo è molto, molto bello. Secondo me potrà diventare anche mezzo di praticamento e unità di conto, che poi sono i efficiente, molto più scalabile socialmente intendo che tutti possano iniziare ad utilizzarlo molto più trasparente, equo, eccetera, eccetera, dei protocolli utilizzati attualmente.

Speaker 3:

Per quanto riguarda di nuovo il discorso del futuro della finanza, diciamo che la finanza quello che fa, è una cintura che mette in contatto chi ha i soldi con chi ha le idee, ma non ha i soldi. Di fatto è questo E questa cintura vuoi che sia il più efficiente possibile, che ci sia meno frizione possibile, così da essere sicuro che la società non sia una società che non cresce. Serve a una società in cui l'ascensore sociale è facile. Se hai merito e impegno. Devi essere in grado di poter crescere, di poter dare ritorni sugli investimenti e dare frutto al tuo lavoro e, allo stesso tempo, chi ha i soldi e non ha idee deve riuscire a trovare le opportunità facilmente. No, ad oggi i mercati finanziari sono abbastanza.

Speaker 3:

Queste transazioni sono sicuramente molto più efficienti in passato, da quando si faceva con la carta, con la carta firmata oltretutto un fan fact che si chiamano le borse di scambio. Qualcuno dice che sia così perché i primi scambi avvenivano in questo bar ad Amsterdam che si chiamava Der Borse, le tre borse, dove si venivano scambiate e cambiate nella borsa di Amsterdam, perché poi lì c'erano delle prime IPO, le grandi compagnie tra UK e Olanda c'erano il trading di queste azioni o cambiare. Quindi queste carte venivano principalmente lì, soprattutto nell'epoca coloniale dell'Europa. E da quegli scambi lì ad oggi abbiamo fatto molti passi avanti, nel senso che poi sono arrivati i grandi mercati, come a Chicago, dove però si urlava con i pezzi di carta, poi l'abbiamo spostato telefonicamente, poi l'abbiamo spostato su internet, poi sono arrivati gli high frequency trader, tutto alla fine sempre in funzione di rendere il mercato più efficiente, più liquido e più accessibile a tutti, e utilizzare protocolli come Bitcoin o come la blockchain in generale e altri protocolli rende molto più facile trasferire questi asset, capire la totalità di questi asset, mitigare il rischio controparte.

Speaker 3:

In uno scambio è sempre il rischio controparte o molto spesso, nel senso che se io devo comprare da te una pera, o prima tu mi dai la pera e io ti do i soldi, o viceversa, e quindi io mi sto sempre fidando di te che se ti pago tu mi dai la pera, o tu stai fidando di me che se tu mi dai la pera io ti pago, e quindi con la blockchain si può stendere piccoli script, piccole logiche che si chiamano smart contract. Puoi garantire che questa transazione avvenga. Si dice atomicamente, quindi, che se tu invi la pera per forza, allora io ti sto pagando questa pera. Questa cosa qui, a zero rischi di controparte, o quantomeno mette rischi di controparte sulla logica di smart contract e rende il tuo mercato sicuramente più efficiente, perché senza rischi di controparte si possono sviluppare nuovi business model o comunque nuovi tipi di regolamento delle transazioni e la comunicazione è molto veloce. Quindi le blockchain comunque garantiscono una, una finality, una velocità di transazione abbastanza che non è comparabile con quelle tradizionali. Dall'altro lato, puoi interagire con la blockchain come un telefono.

Speaker 1:

Quindi questa è un po' l'idea che ho quindi arriviamo davvero su le discussioni che riguardano bitcoin e so che adesso ci sono qualche bitcoiners che ci ascoltano. Vanno ad apprezzare le cose che vanno a sentire adesso. Adesso arriviamo un po' sulla tecnica l'energia, ma anche il trading e Gabriele ha una visione molto chiare del trading, ma anche dei meccanismi nuovi, amm, bonding, curve e tutto quanto, quindi le discussioni. Dopo. Comunque, lui ha continuato ad affermare come le istituzioni stanno interessate, perché sono interessate, da questo asset. Vediamo questo prima di andare sul perché Bitcoin e sull'hyper-bitcoinization e su altri temi più specifici a Bitcoin. Escoltiamo sempre l'interesse dell'istituzione su questo asset.

Speaker 3:

Che un istituzionale dovrebbe entrare in questo mondo e investirci o fare, diciamo appunto, tokenizzare gli asset e poi scambiarli per questo, perché è semplicemente la naturale evoluzione della finanza fare diventare tutto più accessibile e abbattere i costi, diventare più efficiente, creare un mercato più liquido, migliorare la price discovery, insomma, è la naturale evoluzione. Quanto ci metteranno, non lo so. Secondo me, comunque, questo tipo di crescita che impatta è spesso slowly then suddenly, piano, piano, e poi a un certo punto qualcuno inizia e tutti vanno. Io vedo che le istituzioni finanziarie si stanno già preparando molto, quindi non sono così pessimista sulla crescita di questo settore e quindi lì ci dice naturalmente la DeFi, criptovalute e tutto questo hanno un interesse e quindi ho chiesto ma Bitcoin?

Speaker 1:

perché Bitcoin? Alcuni pensano, come me, che potrebbe essere un asset superiore, perché la rivoluzione proviene davvero di questo asset.

Speaker 3:

E ascoltiamo, è molto, molto, molto interessante su questa parte la differenza tra Bitcoin con la B minuscola e Bitcoin con la B maiuscola. Appunto, come dicevamo, uno è rispettivamente l'asset e l'altro è il protocollo. Poi il protocollo Bitcoin con la B maiuscola è la prima vera blockchain pubblica e decentralizzata. Mi ricordo, nel 2017 si parlava di non è Bitcoin, è la blockchain che non aveva nessun senso. Però per le aziende era più digeribile utilizzare questa narrativa. Per le aziende era più digeribile utilizzare questa narrativa. Evidentemente, in realtà, il tema è semplice. Bitcoin nasce con un ethos sufferpunk. L'obiettivo era riuscire a transare una moneta in maniera incensurabile tra tutti. Questo era l'obiettivo. Per farlo serviva appunto un protocollo tra tutti. Questo era l'obiettivo.

Speaker 3:

Per farlo serviva appunto un protocollo, un registro che registrava gli scambi da Bob ad Alice, da Gabriele a Kevin, e chi tiene questo registro, chi scrive su questo registro e chi valida gli scambi deve essere decentralizzato. La soluzione che è stata trovata è stata l'utilizzo di questi miner, di questi validatori, e la soluzione, diciamo in particolare, trattata da Bitcoin, è il problema grande. Il problema dei generali bizantini definito era quello di come fai a essere sicuro che tutti i miner siano onesti e che scrivono nel registro soltanto transazioni onesti. Si chiama problema dei generali bizantini perché quando i generali bizantini dovevano attaccare una città di cui non ricordo il nome. Sapevano che l'attacco avrebbe funzionato solo se avessero attaccato tutti insieme da diversi fronti.

Speaker 1:

Penso che a Bizanzio.

Speaker 3:

Forse a Bizanzio. Sì, potrebbe essere. Anche io non sono sicuro, proprio che sia a Bizanzio, però non potevi essere sicuro che uno dei generali non era corrotto e che quindi non avrebbe attaccato. E questo vale lo stesso per i miner? e qual è la soluzione che è stata trovata? I miner vengono remunerati per questa attività di validazione e vengono remunerati con i nuovi bitcoin che vengono nominati ogni 10 minuti, ogni blocco.

Speaker 1:

Mi fermo su questo. È importante la cosa che stai dicendo per quelli che entrano nel mondo del cripto, del bitcoin e del mining. Quindi stai spiegando che i bitcoin che vengono emessi vengono dati a queste miner per la validazione dei blocchi, per prendere le transazioni. Quindi i primi bitcoin che sono emessi arrivano a queste miner. Te lascio continuare.

Speaker 3:

Esatto, esatto e fondamentalmente, con questa soluzione di dare un incentivo economico ai miner, è stata fatta anche la soluzione a livello di politica monetaria, perché Bitcoin è un asset scarso, ovvero ha una offerta finita. Sono 21 milioni fondamentalmente, ma vengono prodotti piano, piano. Si arriverà a 21 milioni nel 2149, mi sembra a memoria, anche se adesso, poiché l'offerta di Bitcoin si dimezza ogni 4 anni, la curva di fatto è esponenziale e quindi adesso sono stati minati quasi o forse un po' di più del 90%, adesso non so il numero preciso più di 19 milioni esatto, si chiede. Nel 2040 saranno minati il 99.8% dei bitcoin. 40 sarà nominato il 99.8% di bitcoin. No, cosa succede? siccome i miner hanno questo incentivo economico e per minare devono consumare energia, il loro incentivo se tu consumi energia, quindi supporti un costo, il tuo incentivo è essere onesto, perché se, appunto, se supporti un costo, non ti conviene utilizzare questo costo per distruggere bitcoin, perché è come, insomma, danneggiarsi da soli. E hanno tratto questo bilanciamento.

Speaker 3:

Sono riusciti poi a lanciare, a lanciare con questa soluzione. Poi deriva nel web per spiegata bene, ma deriva da adam beck, che ad oggi è il CEO di Blockstream, una delle aziende principali nel mondo Bitcoin. Sono riusciti a creare un protocollo che potesse essere effettivamente decentralizzato. Chiaramente, questa regola vale se il 51% dei miner sono onesti. Quindi all'inizio, quando la forza computazionale messo a disposizione dei miner che consumano l'energia era poca, era più facile attaccare bitcoin. Adesso un attacco a bitcoin è praticamente impossibile, anche perché devi innanzitutto spendere miliardi in energia, ma poi devi prendere hardware, e l'hardware ha un limite fisico. Trovarlo e comprarlo effettivamente è molto, molto difficile, soprattutto comprarli e ammontarli che sarebbe attaccare bitcoin. Questa cosa la senta praticamente l'impossibile e comunque sarebbe economicamente non ragionevole spendere miliardi per attaccare bitcoin e poi buttarli.

Speaker 1:

I bitcoiners sono proprio bitcoiners perché questo lo sanno. Quindi è interessante di avere qualcuno che viene da un ambito istituzionale spiegare questo in modo molto chiaro. Oggi un attacco al bitcoin è molto poco probabile perché sarebbe impossibile dal punto di vista economico. Il sforzo computazionale necessario per attaccare la rete oggi è troppo conseguente per riuscire. Nessun attore, neanche istitituzionale, avrà i fondi necessari. Penso che abbiamo superato il gap di quel momento in cui il sforzo computazionale della rete diventa troppo importante per consentire un attore, anche una nazione, di attaccare la rete. Se mi ricordo bene, l'abbiamo superato in 2014, allora da questa discussione proprio eravamo sull'energia e quindi abbiamo continuato. Lo sapete se ascoltate il podcast, è una delle mie tematiche favorite. Quando parliamo di bitcoin, e proprio della bellezza di bitcoin, parlo sempre dell'energia per andare un po' in contropeso con quelli che dicono che c'è una problematica di energia. Quindi vediamo cosa ci dice sull'energia Gabriele.

Speaker 3:

È molto particolare, è molto frammentato perché ha dinamiche molto particolari. Tu, come distributore di energia, vuoi essere sicuro di averne di più di quanto ne consumerai e non sai però quanto consumerai. Quindi questo comporta logiche di mercato abbastanza complesse. No, nel senso che tu vuoi essere sicuro che, quando un cliente finale preme il bottone, la luce si accende. Per essere sicuro che questo accade, devi avere già l'energia e ne devi comprare di più. Questo comporta dinamiche di spacciamento, in particolare, o comunque di trading di energia, abbastanza particolari e poiché l'energia gira su cavi fisici, una struttura fisica, ci sono possibilità in cui ci siano shock di questo mercato, in cui ci sia troppa energia o troppo poca energia. Allo stesso tempo, l'energia è molto costosa conservarla ad oggi le batterie infatti è un mercato molto ottimo. Ci sono molti investimenti. Non è stato ancora raggiunto un ottimo. Di fatto è molto difficile conservare, conservare energia. Quindi, perché bitcoin può essere molto utile? perché stabilizza il mercato dell'energia, nel senso che, essendoci miner che consumano energia, ti garantiscono una pianificazione più efficiente. Quando ce ne è troppa, loro se la prendono volentieri, fondamentalmente, e quando ce ne è troppo poca, possono smettere di minare, eventualmente, perché magari il costo diventa più alto. Quindi questo stabilizza un po il mercato. Dal secondo secondo cosa ci sono modi di ottenere energia, di produrre energia che sono anche molto naturale, molto efficienti, però poi distribuirla da dove le prodotta al posto in cui viene consumata è molto costoso, non so.

Speaker 3:

Pensa ad esempio ai tagli degli alberi montagna, sul picco della montagna. Chiaramente gli alberi puoi bruciarli e generare energia termica. Fondamentalmente puoi trasformare energia anche per elettrica. Qual è il tema però? Che il costo di portare giù gli alberi tagliati a valle, bruciare e bruciarli, prendere energia e mandarla poi da altre parti è molto elevato e quindi non vale l'investimento.

Speaker 3:

Gioco con la candela. Però se tu vai e porti un miner in cima alla montagna e bruci i tronchi in cima alla montagna e consumi subito l'energia, riesce a capitalizzare su questa energia, quindi rende tutto molto efficiente e questo sta portando investimenti anche in paesi in cui, appunto, c'è abbondanza di energia. Ma adasu, esatto il vulcano nel salvador o in oman, ci sono molti posti in cui c'è tanta energia, in cui il costo di energia più basso. I miner stanno andando lì e stabilizzano la rete. La grid viene stabilizzata da flussi comunque stabili, perché ci sono i miner che possono accendere e spegnere in base ai picchi o ai deficit di energia E quindi questo è un modo per perché il mining di fatto è nel mercato energetico, uno perché lo stabilizza. Due perché incentiva molto l'investimento in energia rinnovabile. Questo è sicuramente vero. Una narrativa che a me ha sempre fatto veramente illogica che passava molto durante il 2017 fino al 2020, era che Bitcoin faceva male all'ambiente. I miner non producono CO2 senza consumare energia elettrica, quindi questo è già abbastanza.

Speaker 1:

Sì, ma la verità è che mi rispondo sì, ma per le litri righe vanno prodotte in produzione le litri inquinanti.

Speaker 3:

Sì, anche per le cover dell'iPhone.

Speaker 1:

Vengono prodotte per il consumo di energia ve lo dicevo, il mio odio non è buono. È per quella che vi propongo questa discussione sotto questa forma. L'avete sentito iPhone?

Speaker 3:

nessuno si è fatto un problema. Ci sono mille altri beni inutili di fatto che consumano energia. Dall'altro lato c'era la narrativa. Anche ci sono mille altri beni inutili di fatto che consumano energia. Dall'altro lato c'era la narrativa. Anche consuma energia. Bitcoin è energivoro. Consuma come un paese il 20%, adesso non so. Sì, per carità, sicuramente consuma energia. Ma chi sei tu per decidere in cosa io devo consumare energia? Prima cosa, perché per me può essere più utile. Io sono un venezuelano. È per me più utile produrre Bitcoin, che invece non so comprarmi le nuove scarpe Nike. Anche produrre scarpe Nike consuma energia. Perché tu devi imporre? no? Quindi questa è più un'ottica libertaria. Seconda cosa se io chiedessi a qualcuno quanto costa produrre l'Apple oppure quanto costa tenere in piedi i server che conservano i tuoi file su WhatsApp, nessuno se l'è mai chiesto.

Speaker 1:

Penso che i server YouTube è due volte il consumo di Bitcoin.

Speaker 3:

Sì, ecco app appunto, per esempio. Esatto, semplicemente era un attacco che funzionava abbastanza bene e comunque nel tempo.

Speaker 1:

Adesso penso che lo stesso centro di ricerca di Cambridge su CryptoAsset abbia fatto una ricerca in cui spiega proprio queste cose che stiamo dicendo allora adesso arriviamo su due punti un po' tecnici, ma consiglio anche a quelli che non sono tecnici di rimanere, perché sul punto finale Gabriele va a parlare dell' hyper-bitcoinization. Ma dopo questa discussione sull'energia, dove eravamo molto, molto allineati con Gabriele, abbiamo parlato dell'evoluzione di bitcoin, quindi smart contract sulla rete.

Speaker 3:

Vediamo prima cosa dice prima di andare un po' più, firma questo messaggio, allora spendi questi bitcoin verso questa chiave pubblica. Questa roba qui è una transazione bitcoin e quindi ha una logica molto semplice di smart contract. Quello che non puoi fare sono smart contract complessi. Io credo che questo sia una feature, non un bug, nel senso che si su Ethereum puoi fare molte cose. Ethereum ha trade off diversi di centralizzazione e, secondo me, ha problemi di scalabilità palesemente. Infatti, in bull market le commissioni su Ethereum erano arrivate all'infiniti. Questo è anche una cosa positiva. Di fatto vuol dire che c'è domanda. Questo Io penso anche che la blockchain debba essere utilizzata. Qualsiasi patogolo di regolamento deve essere utilizzato come patogolo di regolamento. Non ha nessun senso, secondo me, in particolare, utilizzare la blockchain, per esempio, per il pricing di un asset.

Speaker 3:

Quindi gli automated market maker non li vedo come una cosa molto efficiente. Sembra che incentivino molto il trading di questi shit coins. Di fatto, però, in realtà è una cosa molto inefficiente, perché quando un qualsiasi utente mette dei soldi nella pulla e si aspetta di fare dei ritorni, perché viene remunerato di fatto in quanto market maker passivo, in realtà si sta perdendo un rischio di impermanent loss, un rischio abbastanza preciso. Quindi, anche se il prezzo sale dell'asset, magari loro possono perdere soldi fondamentalmente, e quindi io sono dell'idea che la blockchain debba essere utilizzata semplicemente come settlement. Quindi tu vuoi avere un settlement senza rischio di controparte, regolamento atomico senza rischio di controparte e che il pricing degli asset rimanga off chain. La blockchain non serve per quello.

Speaker 1:

Allora vi ho chiesto di ascoltare bene. Quindi Gabriele ci dice che secondo lui la blockchain per l'introduzione è ideale come un metodo di settlement. Il prezzo però secondo lui va remeso off chain. Quindi quelle che sono un po' tecnici qui che ci ascoltano hanno capito ricordatevi, sui IMM, con le liquidity pool, grazie al rebounding curve il prezzo degli asset nel mondo di DeFi viene definito on chain, totalmente indipendentemente di come il mercato esterno viene definito il prezzo di un asset. E quindi quando lui mi ha detto questo ho chiesto ma aspetta cosa mi stai dicendo? precisami un po' questo punto secondo te sul prezzo off chain.

Speaker 3:

Diciamo che se è difficile farci un prezzo, è difficile farci il prezzo sia in maniera decentralizzata che in maniera centralizzata, sia con AMM che in maniera anche perché io posso prezzare qualsiasi asset con una bonding curve, come gli automated market maker, come la logica degli automated market maker, esatto. non serve avere uno smart contract per prezzare in quella maniera.

Speaker 1:

Esatto, non serve avere uno smart contract per prezzare in quella maniera? no? Quindi, infatti, lì, da quel momento ho iniziato a chiedere ma secondo te quindi, l'imm? alcuni finanziari dicono che consente proprio di definire un prezzo su questi asset, come gli asset L2 e L3, che sono difficilmente quotabili sul mercato tradizionale. E da lì la sua risposta il tema.

Speaker 3:

No, tu dici se un asset è illiquido, gli M&M aiutano a far bootstrappare quel mercato perché mettono la liquidità prima un più maggiore liquidità e quindi un prezzo più stabile chiaro, ma in realtà non è l'AMM che lo aiuta.

Speaker 3:

Quello che lo aiuta sono quelli che mettono i soldi nell'AMM di fatto. Di per sé, ora, se quella liquidità la metti in maniera centralizzata, in maniera decentralizzata, è abbastanza rilevante, è soltanto più efficiente, anche perché negli AMM poi, se guardi l'evoluzione di Uniswap, in realtà è partita da AMM molto semplice in bonding curve, che è molto inefficiente perché tu allochi la liquidità per ogni livello di prezzo. Poi è arrivato Univ3, in cui tu puoi scegliere il tuo range, e poi adesso è uscito UniswapX, di fatto, in cui è tutto centralizzato e utilizzi la blockchain soltanto per il settlement. Secondo me quello in realtà è il modello vincente.

Speaker 1:

Quindi, avete sentito bene, l'ambito di file e AMM naturalmente si stanno spostando verso delle cose più centralizzate, come Uniswap, su dei modelli un po' più order book per risolvere alcune inefficienze. L'impermanent loss non si può combattere, fa parte proprio del meccanismo. Ma inistituzionare questo rischio di impermanent loss per fare liquidity making non si lo può assumere. Quindi deriva tutta questa discussione.

Speaker 3:

Rimeto il pricing sarà sicuramente più efficiente fatto da attori centralizzati che non hanno costi di fiso, eccetera, eccetera. Il valore di avere la blockchain come layer di settlement, appunto, i rischi controparte e il fatto che tutti possono interagire. Tu parlavi del mercato dei carbon credit. Io non lo conosco, non sono un esperto del mercato dei carbon credit, ma immagino che sia molto frammentato. Avere un singolo mercato su blockchain con cui tutti possono interagire e diversi player che fanno i market maker e diversi taker che vanno a comprare o a vendere, sicuramente migliora la liquidità. Oltretutto la liquidità va dove ci sono i volumi, i volumi vanno dove c'è la liquidità. Il problema è nel senso, è un chicken and egg problem.

Speaker 3:

Se tu crei un singolo mercato, quindi migliori la frammentazione del mercato e lo centralizzi tra virgolette e tutti vanno a tradare, lì, ti faccio vedere che se c'è domanda di trading per quell'asset, ti assicuro che migliorerà la liquidità e rende il mercato più efficiente. D'altra parte, se un asset nessuno lo vuole tradare, quando tu lo metti su un M&M, nessuno metterà liquidare l'MM e continueranno a non traderlo nessuno. Quindi io la vedo così. Secondo me la blockchain è ottima per la gestione del rischio d'ontroparte, per non avere rischio d'ontroparte, per avere transazioni settelmente istantanee, eccetera, eccetera. Al di là di questo, nel senso non affibbierei alla blockchain il compito di fare il pricing di qualcosa. Questo è un po' come la vedo e sono abbastanza convinto che sarà la maniera in cui si svilupperà il mercato.

Speaker 1:

Dopo questa discussione quindi su il come le istituzioni stanno affrontando la blockchain. Ricordatevi che parlavamo dei smart contracts. Vi racconto questa cosa due anni fa, quando lavoriamo su un progetto con Gabriele e lui uno dei primi che mi ha parlato di RGB, RGB e Taro. Ne ho parlato già su una delle pillole Bitcoin del podcast, quindi andate a vedere, penso che l'episodio 5 o 6 vi spiego cos'è RGB e quindi come oggi si dice che sarebbe la soluzione numero uno per fare la DeFi su Bitcoin. Infatti abbiamo visto con Marco di Synapsi che ci sono già. Anche lui mi aveva detto ci sono già dei prodotti, tanti prodotti che usano RGB, e quindi ho iniziato da chiedere dove è lo stato della situazione RGB, Taro. Tu mi dicevi all'epoca che Taro non era un po' morto. Quindi lì ci fa un po' il punto sulla situazione. Quindi RGB, Taro, color coins e tutte queste soluzioni per il futuro di Bitcoin diciamo che non è che Taro non lo usa più nessuno.

Speaker 3:

In realtà Taro è stata una copia di RGB. Totalmente hanno copiato RGB. Rgb è un progetto che penso sia nato nel 2016 qua a Milano dall'idea di alcuni ragazzi italiani e poi è stato un po' abbandonato, ripreso nel tempo, eccetera. L'idea di fare token su Bitcoin o token in generale sulle blockchain èchissima, appunto, avevano fatto counter party, era un protocollo che avevano fatto, penso nel 2013, addirittura nel 2014,. Quindi i crypto kits e gli NFT non si sono inventati, diciamo, il mondo webtelema c'era. Su Bitcoin c'era un pezzo, semplicemente non c'era stato hype e non c'era la possibilità di scambiarli in maniera decentralizzata sulla blockchain. Comunque l'idea c'era già. No, rgb era un modo più efficiente di farlo rispetto a CollectCoin, per come è gestito tecnicamente, perché CollectCoin era abbastanza pesante, costoso, tutti lo vedevano. Invece RGB è client-side validated, diciamo. Quindi è più efficiente e garantisce una privacy migliore.

Speaker 1:

Fondamentalmente, Per esempio, c'è un layer alla Lightning che si sovrappone a Bitcoin.

Speaker 3:

Si puoi vederla come una side chain. Praticamente era fatto su Bitcoin on chain, su layer 1, poi è arrivato Lighting e adesso appunto ci sono delle aziende che hanno per esempio Bitfinex, ci hanno investito molto, cercano di portarlo su Lighting. Ci sono riusciti. Ora siti, lo dicevi, hai dato un sacco di siti attivi che ti fanno fare dei file, un sacco. Non lo so, non so quanto sia un tv. C'è qualcosa, esatto, esatto, qualcosa. C'è qualcosa, c'è sicuramente sta crescendo molto. E sai, la possibilità di mettere asset sulla dream network è pazzesca perché tu, concetto e concettualmente, vuoi mettere non so tether sulla dream network e quindi spostare un dollaro, uno stable coin, istantaneamente nel mondo a costo praticamente zero, e questa roba quindi è gigantesca e può effettivamente realizzare almeno la prima parte dell'obiettivo di Satoshi, che è un peer to peer digital cash system.

Speaker 3:

Se riesci a spostare soldi valore istantaneamente nel mondo, per tutti è importantissimo. L'itering è un po' di problema ancora, perché, per come è disegnato, per ricevere soldi devi avere soldi in base a avere inbound liquidi. In termini tecnici, quindi, ancora che per l'occidente non è un problema nel senso, però per l'Oriente, per il Medio Oriente, per i paesi in via di sviluppo, spendere soldi per aprire un canale è costoso. Quindi ancora. Questo è un problema su cui molti ci stanno investendo e vogliono risolvere.

Speaker 3:

Però sì, secondo me si arriverà alla possibilità di spostare valore istantaneamente, a costo praticamente zero e questo secondo me avrà un impatto sociale devastante, nel senso che guarda la crescita che abbiamo avuto quando c'è stato internet, quando è arrivato internet, quello che ha fatto internet è semplicemente dare la possibilità alle informazioni che già si conoscevano di però essere condivise tra tutti istantaneamente, a costo molto basso.

Speaker 3:

Ora, se tu aggiungi che i soldi riusciranno a spostare adesso comunque riusciamo a spostare i soldi molto velocemente però se riesci a spostarli praticamente a costo zero ist in qualsiasi parte del mondo, puoi anche sviluppare nuovi business model e per i paesi in via di sviluppo questo può essere un volano di crescita, sicuramente non da poco. Noi stiamo lavorando un progetto che siamo dei contributor a, un progetto che si chiama HLadoSwap, che praticamente dà la possibilità di fare scambi tra RGB asset e Bitcoin o tra RGB assets in maniera decentralizzata su Lightning. Quindi questo è nettamente meglio di qualsiasi DEX, di qualsiasi DEX standard che fai con AMM, eccetera, perché tu hai il pricing che è in realtà centralizzato, quindi la gente quota prezzi in maniera centralizzata e invece il settlement è decentralizzato, ma su lightning network, quindi costa anche molto poco, e questo è sicuramente qualcosa di, secondo me, avrà un impatto allucinante.

Speaker 1:

Sono molto fiero di poter contribuire a questo tipo di progetto quindi, parlando del futuro di bitcoin e dell'evoluzione, proprio Gabriele ci racconta il futuro anche di Hercule, con questo nuovo prodotto che stanno lanciando con Bitcoin e RGB per portare questo asset verso le istituzioni. Chiudo su questa conversazione e chiedo un po' di informazione su questo progetto o alcune tempistiche speriamo di lanciarlo per fine di questo trimestre, diciamo marzo, aprile e finalmente chiudiamo su una domanda che farò a tutti i bitcoiners.

Speaker 1:

Quindi l'iperbitcoinization? ci credi, io ho chiesto questo per quelli che ci ascoltano. L'iperbitcoinization cos'è? è un momento ipotetico, ipotizzato abbastanza presto nella storia di bitcoin. È il momento in cui si ipotizzaico, ipotizzato abbastanza presto nella storia di Bitcoin. È il momento in cui si ipotizza che Bitcoin potrebbe diventare una valuta base, che sia per i trasferi trasfrontalieri, per il scambio di materie prime tra paese o proprio rimplazzare il dollaro. Così per le non neofiti può sembrare qualcosa di totalmente abstratto. L'hyperbitconization, e ascoltiamo la risposta di qualcuno che lavora nell'ambito con le istituzioni su questo tema.

Speaker 3:

Risposta interessantissima lo ci chiedo dal 2015, e adesso soltanto più.

Speaker 3:

Grazie perché ci credi in senso, io sono abbastanza convinto che tutti, tutti avranno bitcoin, fondamentalmente, che bitcoin sarà molto diffuso. Ora la domanda è se diventerà il sistema, cioè l'asset con cui tutti prezzano le cose. Perché ci credo? Perché credo in Bitcoin Moltissimo, perché Bitcoin non è di nessuno come protocollo, a differenza di Swift per le transazioni bancarie o di SEPA per quelle bancarie europee, per Target to Securities per le transazioni di asset in Italia, in Europa, e perché questo è importante per le transazioni di asset in Italia e in Europa.

Speaker 1:

E perché questo è importante?

Speaker 3:

non è di nessuno. Quindi non hai il rischio, se sei il Salvador di Mendel Dollar, non hai il rischio che la Fed ti aumenti, abbassi i tassi e crei inflazione sulla tua moneta e non hai il rischio che corrompi o che mi blocchi una transazione. Quindi in realtà da una parte c'è la neutralità del protocollo e dall'altra c'è la neutralità dell'asset, che è una politica monetaria deterministica. Sono quelli, nessuno lo può cambiare, o almeno lo possono cambiare se tutti si decidono, nessuno accetterà mai di diluire i propri bitcoin. Nessuno potrà a favore. Quindi la vedo abbastanza improbabile e di conseguenza sono abbastanza convinto che quando tutti avranno bitcoin, poi verrà iniziato ad utilizzare anche come moneta di scambio. Non so quanto ci vorrà. Vedo comunque un periodo di transizione, che possiamo chiamare Bitcoin standard, dove la gente metterà asset in base a, diciamo, pegati ai Bitcoin che custodisce. Questo sicuramente Poi dipende un pochino, comunque dalla corrente economica in cui credi. Dove vedi più razionale.

Speaker 3:

Diciamo, c'è qualcuno che è convinto che avere la possibilità di stampare moneta o no sia ottimo per il potere pubblico e altri che pensano di no. Io personalmente penso che sia deleterio fare debito a costo delle generazioni future, perché nel lungo termine siamo tutti morti. Secondo me non è un argomento razionale, nel senso che prima o poi arriva il lungo termine, e è arrivato di fatto. Se lo chiedi a me, però, ognuno può avere la propria visione, può avere la propria percezione, la propria coscienza economica, una propria convinzione economica. Io sono convinto che avere un asset scarso e hard sia sicuramente ottimo. Certo è che la transizione da denaro fiat a bitcoin non sarà indolore, sicuramente causerà degli shock abbastanza importanti. Dovevamo essere pronti noi a gestire quei tipi di shock.

Speaker 3:

Fondamentalmente, quindi, questo sono convinto che prima o poi succederà. Soprattutto ti dico allora diciamo che ad oggi in occidente abbiamo moneta relativamente stabile. Noi ci lamentiamo sicuramente perché se prendi il potere d'acquisto dell'euro nel 2002, quando è arrivato in Italia, ad oggi penso che sia meno 25-30%. Adesso non so precisamente se prendi, però comunque sono passati vent'anni, quindi puoi considerarlo una cosa accettabile. Forse dopo due anni di Covid, con quello che hanno stampato negli ultimi due anni, forse è anche un po' di più del 25-30%.

Speaker 3:

Però se prendi i paesi in via di sviluppo, l'argentina, la Turchia, il Venezuela, l'egitto, le economie non così sviluppate con banche centrali un po' più colluse con il potere centrale, a quel punto lì c'è un vero caso d'uso e quindi lì, di fatto, la gente utilizza Bitcoin. Utilizza Bitcoin o no, in senso conserva Bitcoin ma comunque compra per esempio Tether o Circle, perché comunque ad oggi il dollaro rimane l'asset in cui vengono regolati le transazioni internazionali e è stabile. Fondamentalmente il bitcoin è molto volatile, quindi ad oggi ancora non viene troppo utilizzato per spese. Fondamentalmente penso che più verrà adottato, più il mercato sarà liquido, meno sarà volatile e di conseguenza posso vedere la razza di una hyper-bitcoinization che parte da paesi in via di sviluppo. Poi c'è anche da dire che c'è questa teoria dei giochi che dice che la minoranza intollerante vince contro la maggioranza indifferente, nel senso che se tu vuoi per forza utilizzare bitcoin, se almeno il 25% di un gruppo vuole utilizzare bitcoin, a un certo punto il 75% del gruppo che è indifferente allora utilizzerà anche il loro bitcoin per scambiare con il 25%.

Speaker 3:

Questa cosa la può vedere a qualsiasi granularità. Se siamo in 10, ne bastano 2-3 persone che vogliono solo bitcoin e poi da 10 si va in gruppo più grande, in gruppo più grande, quindi poi secondo me si arriverà a questa cosa. Poi ti dico nel senso è un asset scherzo, se la domanda continua a salire per bitcoin, la domanda continua a salire, più c'è incertezza nel mondo o comunque incertezza nei confronti delle banche centrali, più il prezzo sale, più il bitcoin diventa più liquido e più diventa meno volatile, oppure volatilità di upside ecco quindi una risposta abbastanza estensiva di Gabriele sull'hyperbitconization.

Speaker 1:

Era un po' per chiudere su tutta questa discussione bitcoin. Molto interessante, infatti di avere il parere proprio di qualcuno che gestisce questo portafoglio istituzionale su questa probabilità che diventa sempre un po' più concreta. Alexa, sei tu Alexa, che si lancia da solo. E quindi così abbiamo finito la discussione con Gabriele. Ricordatevi il podcast. Chiudo sempre la discussione con due domande. Le ho fatto anche a Gabriele. Quindi ci spiega Bitcoin per un bambino dei 5 anni e dopo ci dà i suoi consigli di da qualsiasi persona, con la sicurezza che nessuno possa vietarti quella transazione, l'asset, qualcuno lo chiama moneta energetica o oro digitale.

Speaker 3:

È un asset scarso di cui sai che non aumenterà mai l'offerta.

Speaker 1:

Gabriele, che vi fornisce il suo consiglio di lettura. Ci sono due uno che abbiamo già sentito da qualche altri relatori nel podcast e l'altro molto interessante su Bitcoin recentemente ti direi Bitcoin Standard di Sefdin Ammous.

Speaker 3:

Secondo me è un bel libro. Un libro che sto leggendo invece recentemente è un libro di Gustave de Molinari, la società del futuro e la produzione della sicurezza, edito da Sapere Aude, una casa editrice di un mio amico. È un libro molto interessante perché è un libro di filosofia fondamentalmente, ma il libro secondo Rothbard, per esempio, è un libro che getta un pochino le basi del pensiero anarcho-capitalista. Quindi è interessante vedere come nasce e come si evolve poi questo tipo di pensiero, sia che uno simpatizzi evidentemente per questo tipo di o la trovi quantomeno simpatica questo tipo di filosofia, sia per uno che non simpatizza per niente con questo tipo di filosofia, però è interessante sapere da dove nasce, da quale pensiero poi si sviluppa ecco, questa era la discussione con Gabriele.

Speaker 1:

Ve l'ho presentato su questa forma, come ve lo dicevo in anticipo, perché era stato fatto in odio con il mio rumore di bassa qualità. Questa era la nuova formula del Disruptive Talks in live video. Ringrazio le 6, 7, 8 persone che vedo sui vari social che sono rimasti con noi. Ve lo dicevo più interattivo, quindi potete commentare, potete venire per partecipare se avete delle cose da dire, e quindi adesso partiremo su delle live. Quando ci sono delle cose da dire, anche in settimana, saranno tutti programmate, o almeno 24 prima. Quindi vi consiglio di seguirci sui social per poter vedere quando c'è un live in settimana.

Speaker 1:

Forse domani o martedì facciamo un live con il team di Synapsi per fare un piccolo recap dell'evento di sabato e quindi tutto il team di Synapsi vi racconterà cosa stanno facendo per promuovere, per raccontare un po' le stesse cose che noi sul Disruptive Talks. Quindi seguiteci essenzialmente su YouTube, twitch per le video, linkedin per essere informato sui prossimi eventi. Io vi ringrazio ancora una volta per la vostra presenza e cercheremo di migliorare ogni volta sulla qualità e niente. Questo era il primo episodio del podcast in live video. Ci saranno oltre il prossimo, tra qualche giorni, e sicuramente un episodio completo sabato o domenica. Grazie a tutti per questa serata e a presto, ciao, ciao, grazie a tutti, ciao.

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