Disruptive Talks: il podcast italiano sulle tecnologie emergenti e sulla zetetica (scetticismo scientifico)

Zetetica v02: le 10 assiomi della Zetetica e l'arte del pensiero critico (la vostra "toolbox" per fare leva sulla zetetica nella vostra quotidianità)

April 26, 2024 Kevin Escoda Season 1
Zetetica v02: le 10 assiomi della Zetetica e l'arte del pensiero critico (la vostra "toolbox" per fare leva sulla zetetica nella vostra quotidianità)
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Zetetica v02: le 10 assiomi della Zetetica e l'arte del pensiero critico (la vostra "toolbox" per fare leva sulla zetetica nella vostra quotidianità)
Apr 26, 2024 Season 1
Kevin Escoda

Proseguimento del percorso sulla Zetetica con questi 10 assiomi essenziali della zetetica, per darvi strumenti di base per affinare il vostro spirito critico..

Troverai una versione scritta completa sulla nostra newsletter:  https://disruptivetalks.substack.com/p/zetetica-v01-introduzione-alla-zetetica
e la version video sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@DisruptiveTalksPodcast

Dopo avere definito cos'è la zetetica nella parte precedente (disponibile in audio podcast), andiamo sul concretto adesso, con questi assiomi.

1. La Zetetica non è automatica

La Zetetica non è un processo automatico o istintivo. Richiede uno sforzo cosciente e un'applicazione metodica del dubbio e dell'indagine critica. Se non vi sono motivi pericolosi per dubitare di un'affermazione non verificata, si può considerarla plausibile, tenendo presente che si tratta di un'informazione non verificata, ovvero una credenza in senso lato. È quando altre affermazioni pericolose si basano su queste affermazioni non verificate che diventa obbligatorio sottoporle a un esame critico e assicurarsi che si tratti di conoscenza verificata. È qui che interviene il metodo Zetetico.

2. L'onere della prova
Si può dimostrare che qualcosa esiste o è plausibile se si può osservare, misurare e replicare le osservazioni e le misurazioni. È più difficile, se non impossibile, dimostrare che qualcosa non esiste. Pertanto, spetta a colui che afferma l'esistenza di qualcosa fornire la prova della sua affermazione. In caso contrario, si è di fronte a un'inversione dell'onere della prova. Inoltre, non si può dimostrare che qualcosa sia plausibile se può essere spiegato sia da una cosa che dal suo contrario. Ecco perché ogni teoria deve avere dei criteri di confutabilità.

3. Le prove non hanno tutte lo stesso valore
Il livello di plausibilità attribuito a un'affermazione deve essere in linea con il livello di prove fornite a suo sostegno. Un'afferm

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1. La Zetetica non è automatica

La Zetetica non è un processo automatico o istintivo. Richiede uno sforzo cosciente e un'applicazione metodica del dubbio e dell'indagine critica. Se non vi sono motivi pericolosi per dubitare di un'affermazione non verificata, si può considerarla plausibile, tenendo presente che si tratta di un'informazione non verificata, ovvero una credenza in senso lato. È quando altre affermazioni pericolose si basano su queste affermazioni non verificate che diventa obbligatorio sottoporle a un esame critico e assicurarsi che si tratti di conoscenza verificata. È qui che interviene il metodo Zetetico.

2. L'onere della prova
Si può dimostrare che qualcosa esiste o è plausibile se si può osservare, misurare e replicare le osservazioni e le misurazioni. È più difficile, se non impossibile, dimostrare che qualcosa non esiste. Pertanto, spetta a colui che afferma l'esistenza di qualcosa fornire la prova della sua affermazione. In caso contrario, si è di fronte a un'inversione dell'onere della prova. Inoltre, non si può dimostrare che qualcosa sia plausibile se può essere spiegato sia da una cosa che dal suo contrario. Ecco perché ogni teoria deve avere dei criteri di confutabilità.

3. Le prove non hanno tutte lo stesso valore
Il livello di plausibilità attribuito a un'affermazione deve essere in linea con il livello di prove fornite a suo sostegno. Un'afferm

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Speaker 1:

Ciao ascoltatore del podcast.

Speaker 1:

Ti lascio questo messaggino a te per darti un po' di contesto sull'episodio che stai per ascoltare. Questa è la seconda parte del nostro live video che potete vedere su YouTube, dove abbiamo introdotto l'asetetica. Nella prima parte avevo raccontato la definizione e le origini moderne della Zetetica di oggi. In questa parte sentirai le 10 azioni della Zetetica, proprio per darti gli strumenti nella tua quotidianità per poter affrontare tutte le tematiche e affinare il tuo spirito critico. Quindi, se la Zetetica ti piace, se sei interessato, seguici sui canali YouTube per non perdere i prossimi live dai. Ti lascio subito con queste 10 azioni. Buon ascolto, ciao, ciao, ciao. Adesso vi presento 10 azioni con esempi concreti per capire non solo cos'è la Zetetica, ma come usare la'azietetica. Allora iniziamo con il promiazione. L'azietetica non è automatica. Infatti, se io ricevo un'affermazione ordinaria, un testimone mi basta. A casa mia ho una capra, ah ok, io ti credo. Ma invece se vieni da me con un'affermazione straordinaria, sono necessarie prove più convincente. Se tu mi dici che hai una capra che parla inglese, io ti dirò mostrami questo.

Speaker 1:

Se non c'è motivo pericoloso di dubitare di un'affermazione non verificata, si può considerare possibile, tenendo a mente che si tratta di un'informazione non verificata, cioè una credenza in senso lato del termine. Si utilizza per questo un modo di pensare intuitivo e veloce e quando altre affermazioni pericolose si basano su queste affermazioni non verificate che diventa obbligatorio sottoporlo a un esame critico. Quindi, se l'avete cap capito bene, la setetica è un metodo per verificare le informazioni che possono essere dannosiose o meno. A voi di scegliere quando usarlo. E qui che si deve usare un metodo del pensiero più analitico. Vedremo anche questo più tardi. E qui che interviene, quindi, il metodo setetico. E questo semplicemente un principio ispirato dal concetto di Carl Sagan, il divulgatore Quello che è affermato senza prove può essere confutato senza prove. E l'esempio è quello A casa mia ho una capra che parla inglese Ah, io non ci credo.

Speaker 1:

Devi darmi prove. Eh, se la persona risponde dimostra che sto mentendo. No, sei tu di dover dimostrare ciò che affermi. Questo è l'assiome numero due della setetica. Si può dimostrare che qualcosa esiste, che qualcosa è plausibile, se si può osservare e misurare e se si possono riprodurre le osservazioni e le misurazioni. È più difficile, se non impossibile, dimostrare che qualcosa non esiste, ossia l'inesistenza di qualcosa. Per questo motivo, aspetta a colui che afferma l'esistenza di qualcosa forni la prova della sua affermazione.

Speaker 1:

In caso contrario, si è di fronte a un'inversione dell'onore. Della prova non si può nemmeno dimostrare che qualcosa sia plausibile se può essere spiegato sia da una cosa che dal suo contrario, e questo è anche un punto fondamentale. Quindi, se una cosa si può spiegare da un punto di vista e dal suo contrario, c'è un problema di logica. Ecco perché ogni teoria deve avere un criterio di confutabilità. Per l'assiometria, le prove non hanno tutto lo stesso valore. Il livello di plausibilità che vi dicevo in precedenza, che si attribuisce a un'affermazione, deve essere in linea con il livello di prove fornite a sostegno di tale affermazione. Inoltre, come visto in precedenza, un'affirmazione straordinaria richiede prove più che ordinarie, secondo il principio di Sagan. O ancora, ciò che è affermato senza prova può essere rispinto senza prova, secondo il rasoio di Inceance, che era l'assiome precedente.

Speaker 1:

Non tutte le prove, ma non tutte le prove hanno lo stesso valore, ma non tutte le prove hanno lo stesso valore. Ad esempio, nelle non prove che non offrono alcune ragioni di credere, si trovano il buonsenso, l'opinione, la voce popolare, la saggezza popolare, nonché i pregiudizi. Nelle prove insufficiente, che soffrano di biasconitivi umani, si trovano le testimonianze e le aneddoti riportati o personali. Nelle prove insufficiente troviamo l'expertise autoproclamata. Possiamo anche classificare come prove deboli le ragionamenti corretti, ipotesi logiche come l'expertise riconoscente da peri o lo studio scientifico o lo studio statistico.

Speaker 1:

Se il campione è troppo piccolo e non rappresentativo, nelle prove serie iniziamo ad arrivare davvero sulle prove su cui possiamo trovare un consenso, quindi le prove testabili, controllabili e riproduciabili. Ritroviamo lo studio scientifico controllato, randomizzato, in doppio, cieco con placebo, lo studio statistico con compione rappresentativo. Nelle prove che fanno consenso, il livello più alto di prove, troviamo la replicazione e le meta-analisi di studi scientifici. Nelle prove assolute non esiste nulla. Una prova è solo vera fino a quando è prova contraria, il che ci porta alla somma numero 4. Niente è assolutamente vero. Quindi, qui vi presento il metodologia scientifica. La metodologia scientifica Ecco i fatti. Quali conclusioni possiamo trarne? Ecco la metodologia ideologica. Ecco la conclusione. Quali fatti possiamo trovare per renderla credibile? Si possono trovare prove che si avvicinano sempre più alla realtà o si allontanano sempre più dall'incertezza. Il nostro cervello è falibile, è molto male equipaggiato per supportare l'incertezza E gli piace avere ragione. Il cervello, gli piace razionalizzare.

Speaker 1:

Razionalizzare permette a posteriori di modellare una giustificazione apparentemente credibile al fine di evitare un conflitto cognitivo, ma ci impedisce di conoscere, ammettere di essersi infine sbagliati perché non si sa abbastanza. Permette anche di risolvere questo conflitto proteggendosi, nel miglior dei casi, casi da un bias di conferma e, nel peggior dei casi, da un pregiudizio. Per conoscere senza razionalizzare, è necessario cercare di provare il contrario di ciò che sta cercando, basandosi su prove solide, e solo falendo abbastanza a lungo di dimostrare che hai torto, che si può considerare di aver ragione finché non si dimostra il contrario. Assiome 5 dell'asetetica. L'alternativa è feconda.

Speaker 1:

Arrivo alla mia macchina e vedo proprio il parabrezza rotto. Ma quali sono le regioni Ipotesi? una Dei vendali hanno rotto il parabrezza per rubare qualcosa nella macchina Ipotesi 2. Degli extraterrestri hanno sovvaporizzato il mio autoradio e il mio parabrezza con il loro raggio X. In quel caso la parcimonia è di regola Se io devo scegliere una ipotesi, devo prendere la più logica e la più sensata E in quel caso e 3.000 ipotesi possono essere valutate, boh dai, diciamo, ma la prima comunque non richiede niente di più di quello che già conosciamo.

Speaker 1:

Non bisogna contattarsi delle prime affermazioni che si presentano solo perché non entra in conflitto con una conoscenza o una credenza. Se qualcosa è sconosciuto può essere spiegato attraverso mezzi sconosciuti meno costosi, allora non c'è motivo di aggiungere entità supplementari per spiegarlo. Questo è il principio del rasoio di Occam, molto conosciuto nel mondo scientifico L'esplicazione la più semplice e la meno misteriosa non è quella che è più facile da comprendere, ma quella che impiega meno meccanismi è quello che deve spiegare il fenomeno. Questa era la Siume 5 della Zetetica. Passiamo alla Siume 6, aver ragione per le regioni sbagliate. E questo è molto interessante.

Speaker 1:

Vediamo un grafico su cui andiamo a correlare la nascita dei bimbi. Quindi su un'axe abbiamo il numero di bimbi che nascono, dall'altro il numero di cigogne che abbiamo nella città E vediamo che c'è una correlazione. E quindi qualcuno mi dice ma in Lombardia le città che hanno più cigogne hanno anche più bambini. Questo è la prove che sono proprio le cigogne a portare i bimbi. Da qui risponderò o forse semplicemente ci sono più bimbi e più cigogne nelle città dove c'è più popolazione. La correlazione non implica causalità. Capita che i due valori dipendono i trembi di un terzo parametro comune.

Speaker 1:

Quindi, per essere sicuri di avere ragione per buon motivo, è importante sapere distinguere, il primo luogo, tra un'opinione e un fatto. Un fatto consente la concertazione. E verificabile oppure inesistente. Un'opinione deve basarsi su una raccolta di fatti e su un'argomentazione valida e logica che li collega tra loro. Altrimenti si dice che su argomenti che sono falaci e delle opinioni che è infondata, gli appelli all'autorità, alla popolarità, all'esotismo, all'antiquità oppure all'emozione sono tutti esempi comuni di argomentazioni retoriche invalide. E' per questo che bisogna alienare il proprio ragionamento logico e analitico e proteggersi dai nostri bias cognitive, come il bias di conferma, il bias di attrizione, la cattiva percezione del caso, la tendenza a razionalizzare, eccetera. L'ho presentato sillogismo e paralogismo, deduzione e induzione, o ancora qualcosa di falso da qualcosa di plausibile? Assiome 7 dell'asetetica Se non so, non ho un motivo di credere.

Speaker 1:

No, effettivamente non ho prove che questa camera parli, ma questo non significa che non esista. In effetto, l'assenza di prove non è la prova dell'assenza, ma attenzione, l'assenza di prove non è neanche la prova della non-esistenza. L'assenza di prove non prova nulla, né in un senso né nell'altro. Ed è a chi afferma che incombe l'onore di trovare delle prove.

Speaker 1:

Se non so, non ho motivo di credere. Non è perché non crediamo in qualcosa che questa cosa esiste o non esiste, che questa cosa sia vera o falsa. Non credere in qualcosa non significa nemmeno che si crede che quella cosa non esista. Semplicemente non si crede Senza prove valide. Non sappiamo, non abbiamo motivi di credere. E se si decide di credere nonostante l'assenza di prove, quello è un atto di fede. Si decide di credere sapendo che non si sa. La fede è al di fuori del campo dell'asetetica. Credenze e scienze non sono esclusive. L'atto di fede non necessita di giustificazione e quindi non deve basarsi su conoscenze per giustificarci.

Speaker 1:

In questo caso non può essere considerato né vero né falso. è un'opinione senza fondamenti. Se si decide di non credere nonostante la presenza di prove, quello è un dinego. Se decide di non credere quando ciò è dimostrato, ciò può portare a comportamenti complotisti attribuire al caso un disegno nascosto o scientistiche, far ridire alla scienza ciò che non dice e, nel peggior dei casi, a mettere in pericolo se stessi o gli altri comportamenti con comportamenti anti medicina. È un'opinione negazionista. Da notare che la fede e il diniego possono avere diversi origini. L'emozione possono essere la fonte e la difesa di un sistema di valori la motivazione a mantenerle. Molto spesso, infatti, ciò che motiva a ritenere una credenza come vera non è ragionato razionalmente o consapevolmente.

Speaker 1:

Noto assiome 8 dell'asetetica la sospensione del giudizio. Quando non si sa, non crede. Siamo allora invitati a sospendere il nostro giudizio. Questo non vieta a prendere posizione basandosi su ciò che si sa, ma ci invita a non esprimerci in modo certo su ciò che non sappiamo, di avere diverse ipotesi concorrente per spiegare ciò che non sappiamo, ma l'impossibilità di privilegiarne una rispetto rispetto alle altre deve constringerci a sospendere il nostro.

Speaker 1:

Conclusione quindi qui vediamo due sistemi che sono il sistema intuitivo e il sistema analitico. Il sistema intuitivo è innato, l'abbiamo nel sangue, è rapido, è quello che mi fa dire da quel, da quello che non so. Mi sembra plausibile. Mi fido poco di questo tipo di comportamento. Questa media è degna di fiducia, questo uomo è disonesta. Invece, la sospensione del giudizio richiede di entrare nel sistema analitico. Quello che lento, molto più lento, è quello che dobbiamo imparare, acquisire e quello che convolge la logica ricerca di fonti, cap, capire la probabilità, le statistiche, l'educazione ai media e riconoscere un argomento falloso, fallace, scusatemi. La sospensione del giudizio, passare in modalità analitica, interviene soprattutto quando si desidera imparare di più o rivedere il proprio giudizio su ciò che si sa.

Speaker 1:

Bisogna eliminare tutti i pregiudizi, o a priori, prima di studiare il più oggettivamente possibile un argomento, basandosi unicamente sui fatti. Solo una volta terminato questo lavoro, con le conclusioni in mano, si può classificare un'informazione come verosimile o falsa e avere nuovamente un'opinione. Ritornare in modalità intuitiva. Assiome 9 dell'asetetica il grado di certezza. Vi presento un grafico che mostra il consenso scientifico, il consenso scientifico, parte dei studi che vengono agglomerati per portare verso meta analisi, e questo meta analisi portano verso il consenso scientifico. Vediamo che le studi sono alcuni che sono verdi, quindi vanno nel senso del consenso scientifico. Alcuni sono gialli un po meno e le rossi sono in contraddizione con il consenso scientifico, ma se ho trovato un'indagine rossa su internet, ciò non mette in discussione il consenso scientifico.

Speaker 1:

Le conoscenze, essendo relative, non assolute. Sono plausibili fino a provare contraria migliore. Sono plausibili fino a provare contraria migliore. Non diciamo che la teoria della relatività di Einstein deve essere vera o falsa è un modello. È un modello fino a quando è provato falso, fino a quando abbiamo maggior informazione sulla realtà della fisica.

Speaker 1:

Quindi non è raro cambiare una parte, ciò che valida una conoscenza con migliori validazione di questa conoscenza. Una teoria migliore, ad esempio un'informazione occasionale che non va nella direzione di una conoscenza, pur essendo solida, non mette necessariamente in dubbio questa conoscenza stabilita, ma il grado di certezza riguardo a questa conoscenza, gli angoli morti che una teoria non spiega, ad esempio, il perimetro di validità della conoscenza può quindi variare. La conoscenza incompleta o il suo campo di applicazione è da ridefinire. Una conoscenza può essere ponderata Allo stesso modo una credenza può diventare una conoscenza se abbastanza prove solide lo permettono.

Speaker 1:

Descrittiva significa che serve a sapere se un fatto è plausibile o meno, se un argomento è valido o meno, se un discorso è falace o meno, se un'informazione è solidamente basata su fonti o meno, e prescrittiva. Non prescrittiva significa anche che spetta a ciascuno consapevolmente decidere se alla fine desidera credere o meno a una cosa. Sapere in modo consapevole è l'unico impegno intrasseco dell'asetetica. E si ferma qui E vi faccio una domanda È più etico imporre o inganare la persona usando la credenza O disilludere la persona usando le conoscenze? Questa è una domanda al di fuori del perimetro dell'asetetica, l'autodifesa intellettuale, quindi, utilizzare l'asetetica è un debattito.

Speaker 1:

L'epistemologia di strada, far prendere con scienza, in modo gentile, l'irrazionalità di una persona, o il baesianismo, pensare che tutto sia credenza e classificarle in modo da stimare che alcune opinioni siano più plausibili di altri, o ancora far affidamento sulla scienza piuttosto che ignorarle per la presa di decisione, sono tutte ideologie che funzionano con l'uso del metodo, lo seotetico, ma che non sono il metodoolo zeotetico stesso. Se dico dovremo attaccare l'idea, non la persona, questo non è zeotetica, è un'ideologia benevola basata sul metodo zeotetico, e quindi vi ho presentato, con questi dieci azioni, le fondamenti della zeotetica. Metterò questa video in completo su youtube. Spacchetterò la prima parte dell'introduzione, dove avevo spiegato la definizione dell'asetetica, e farò una seconda video con le dieci axiome. Per darvi gli strumenti. Vi consiglio di rivederla Con questo decimo axioma.

Speaker 1:

Si conclude quindi la nostra prima introduzione all'asetetica. Ci saranno altri, ma il percorso ancora è lungo E questo è la fine di questo episodio con le 10 azioni dell'azietetica. Quindi, sul podcast e su youtube hai già la definizione dell'introduzione all'azietetica e le 10 azioni. Io continuerò a creare contenuto sull'azietetica, appena ho tutte le persone a fianco a me per iniziare i debattiti. Inizieremo, quindi sto cercando, come dicevo sulle video, esperti in storia, in filosofia e tutte le ramide del sapere, idealmente per poter affrontare tutti i tipologi di debattiti con persone consapevole di argomenti e della logica. Quindi, se sei interessato a seguire questo percorso e perché no, darmi una mano in questo, contactami. Vai sul sito di Disruptive Talks, vai su contact e mi scrivi dai. Ci ritroviamo settimana prossima per il prossimo live. Aggiungici su youtube così non perdi il prossimo live e puoi interagire e forse anche venire a parlare e raccontare la tua dai. A presto, ciao, ciao, ciao.

Assioma 1: la Zetetica non è automatica
Assioma 2: l'onere della prova
Assioma 3: le prove non hanno tutte lo stesso valore
Assioma 4: niente è assolutamente vero
Assioma 5: l'alternativa è feconda
Assioma 6: avere ragione, per le ragioni sbagliate
Assioma 7: se non so, non ho motivo di credere
Assioma 8: la sospensione del giudizio
Assioma 9: il grado di certezza
Assioma 10: la Zetetica è descrittiva e non prescrittiva