The Ritsu's vibez Podcast

Aikido mindset: impara a gestire il panico e gestisci le tue paure PART 2

Ritsu Aikido Season 1 Episode 12

Chi di noi non ha paura? Chi di noi non vive momenti di panico? Non serve essere attaccati di notte, la paura fa parte della nostra vita quotidiana e il panico si manifesta anche banalmente ricevendo un messaggio sul cellulare.
La mia esperienza di mediatore e di Aikidoka mi hanno permesso di studiare a fondo la paura e lavorare sulla sua gestione.
Nello scorso episodio abbiamo parlato dei riflessi del panico, fight, flee e freeze e di come si manifestano nelle nostre vite. Di come la paura sia parte integrante delle nostre giornate e ci influenza sotto moltissimi aspetti. Di cosa siano gli automatismi servili e padronali e come usarli a vostro vantaggio.
E del Color Code of Mental Awareness, il codice militare che serve per identificare il nostro livello di preparazione e consapevolezza davanti a situazioni impreviste (e basta attraversare la strada per vivere una situazione imprevista)!

Oggi, finalmente, vi illustrerò 5 esercizi super efficaci per controllare le nostre paure. 
E tanto per condividere tutto, vi racconterò la mia tragica esperienza coi funghi...eh sì, che devo fare...alcune paure mica è detto che abbiano un senso!

Godetevi questo episodio, per me molto complesso, perchè pieno di riferimenti personali. Anche l'editing è meno accurato del solito ma volevo che le mie reazioni fossero il più naturali possibile.
 
Commentate con la vostra esperienza il post dell'episodio su Instagram e mandatemi un DM con suggerimenti per i prossimi episodi https://www.instagram.com/ritsu_aikido/

E se siete a Roma, vi aspettiamo per imparare a gestire la paura sul tatami! Tutte le info qui: https://kohakuaikidoroma.com/

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Per approfondire:
Zanshintech: la prima arte marziale digitale. Tutte le info qui https://zanshintech.it/
Color code of mental awareness: nell'addestramento militare e nell'insegnamento di alcune arti marziali si fa riferimento al Colour Code of Mental Awareness (Codice di colori dell'Allerta) teorizzato dal colonnello John Cooper (1920-2006): si tratta di un sistema per identificare con un colore ogni stadio dell'attenzione e per imparare a mantenere alto il livello di allerta nella vita di tutti i giorni
Riflessi del panico: fight, flee o freeze si manifestano in situazioni di forte stress emotivo e psicologico

(0:00) Reels velocissimi, risposte velocissime. Non abbiamo tempo da perdere, siamo (0:05) disposti a dedicare solo qualche secondo se otteniamo un valore immediato in (0:08) cambio, che sia svago, educazione, divertimento, tutorial, ma la soddisfazione (0:13) deve essere istantanea. Ogni volta che apro i social rimango impressionata da (0:19) come i contenuti vengano proposti velocemente per essere certi di catturare (0:24) l'attenzione del pubblico prima che scappi a vedere il prossimo video.

(0:29) Attenzione però, la soddisfazione e la felicità sono due cose completamente (0:33) diverse. Possiamo ottenere così tanti vantaggi da scoppiare e sentirci comunque (0:39) vuoti. La cura di sé, la comunicazione fra esseri umani, il sentirsi capiti, (0:43) ascoltati, il fare insieme, il progettare insieme.

Se cercate valore immediato, (0:49) là fuori c'è un'offerta infinita sui social media. Se volete riprendervi un (0:53) pezzettino di voi stessi ogni giorno, lentamente, senza strategie, senza (0:57) do-to-des, solo idee e ascolto, allora fermatevi qui e parlate con me. Perché con me? (1:04) Perché ho scoperto la metafora perfetta per guardare la nostra vita di (1:07) tutti i giorni da una prospettiva diversa e questa metafora sono le arti (1:11) marziali, l'Aikido.

L'Aikido si pratica anche seduti alla (1:14) scrivania, è una forma mentis. Lasciatelo entrare nelle vostre vite e uscite dal (1:18) vortice. Di fronte avete solo voi e quello che ancora di voi non sapete.

(1:28) Nello scorso episodio abbiamo parlato della paura e del panico, abbiamo (1:34) descritto i riflessi del panico, abbiamo illustrato il color code of mental (1:38) awareness e abbiamo visto insieme gli automatismi servili e padronali. (1:44) Soprattutto abbiamo visto come il panico e la paura possano influenzare e (1:48) letteralmente cambiare la nostra vita e renderci prigionieri di un vero e proprio (1:54) vincolo. Fortunatamente però esistono degli (1:57) esercizi estremamente efficaci per imparare a controllare la paura e il (2:02) panico.

Come vi dicevo nello scorso episodio questi esercizi sono 5 e (2:07) possono essere applicati in ogni situazione nella nostra vita di tutti i (2:11) giorni. Vediamoli insieme uno per uno. (2:26)

Il primo passo è prendere dei respiri profondi e concentrarci nel calmare la (2:32) mente e il corpo. È evidente che tutto parte sempre dalla respirazione. Il (2:36) controllo del respiro è tutto. Una respirazione profonda aiuta ad abbassare (2:41) la frequenza cardiaca, rilassa i muscoli, centra i pensieri. Ora, su questo ho (2:46) intenzione di dedicare diversi episodi a delle tecniche di meditazione che per me (2:50) sono efficacissime e sono anche applicabili in contesti di vita (2:53) quotidiana, quindi non richiedono magari uno spazio fisico dedicato. Perciò (2:59) rimanete sintonizzati perché magari troverete l'esercizio perfetto per voi. 

(3:03) Secondo step è importante riconoscere le nostre paure. (3:07) Dobbiamo identificare le cause profonde delle nostre paure e cominciare a (3:12) comprenderle e affrontarle nella maniera più efficace. Ora, è chiaro che il panico (3:17) si può manifestare in una situazione improvvisa, quindi quando qualcuno ci (3:20) aggredisce, si può manifestare appunto online in maniera subdola oppure si può (3:25) manifestare a seguito di esperienze traumatiche che abbiamo fatto nelle (3:28) nostre vite, quindi diciamo è diverso l'approccio che possiamo avere. Però un (3:34) esercizio molto interessante è scrivere le nostre paure su un foglio e cercare di (3:40) analizzarle in modo obiettivo.

Faccio un esempio che sembra una (3:43) cavolata ma non è una cavolata. Non so perché, o meglio un parte lo so, però (3:48) insomma non vorrei prendere tangenti psicologiche in questo caso, ma io non (3:54) mangio i funghi. Perché? Boh. Eppure mio nonno era una guardia forestale e ne ho (3:58) mangiati una quantità industriale. Adesso non so perché ho paura che appena (4:02) mi mangio un fungo mi voglio belenata. Mi prendono tutti per il culo, inutile dirlo. (4:06) Però non ce la posso fare. Penso: "ecco lo so, questo è il fungo che mi ucciderà, quello (4:11) velenoso". "Ah ma come? Ma sono gli champignon che vendono al supermercato!" E io: "non ti preoccupare (4:15), hanno fatto un errore e quell'errore lo sto beccando io". C'ha un (4:19) senso questa cosa? No. E' figlio di esperienze traumatiche che ho fatto nella (4:24) mia vita? Sì, probabile. E' una situazione improvvisa? No. Eppure è panico puro. Io vado (4:31) al ristorante e mi fanno: "oh signora, tagliatele i funghi porcini oggi". E io: "ahahah....che bello". Comincio a (4:40) pensare alla scusa fantastica che posso usare per rifiutare. Se non posso rifiutare (4:45) dico, ah, no eh. No, cioè no.

Ora, perché? L'esercizio per me dovrebbe essere prendere (4:52) un foglio, scrivere, ho paura di mangiare i funghi, e poi scrivere le motivazioni (4:58) secondo le quali, secondo me, ho paura di mangiare i funghi, e poi anche, cosa mi (5:04) succede se mangio i funghi razionalmente parlando? Morirò? Quante percentuali ci (5:10) sono per cui io posso oggettivamente morire mangiando dei funghi? Al massimo (5:15) posso avere una indigestione. Però razionalizzare la nostra paura è il (5:20) primo passo per controllarla.

Quindi provate a immaginare voi stessi (5:23) aggrediti in una situazione improvvisa. Qual è il riflesso del panico prevalente? (5:28) Perché scegliereste questo? Dopodiché, provate a immaginare voi stessi nelle (5:32) relazioni online. Cosa vi fa paura? Come reagireste di fronte a un attacco? E (5:38) perché reagireste così? Provate a pensare voi stessi nelle paure (5:42) della vostra vita quotidiana. Perché vi fanno paura? E sono effettivamente cose (5:47) paurose? O è la nostra testa? Provate a fare questo esercizio, dividete (5:51) proprio in tre quadranti. Voi e la vostra presenza online. Voi e le situazioni (5:56) improvvise incontrollabili. Voi e le paure quotidiane. (5:59) Scrivete perché avete paura, se queste paure sono razionali e quale riflesso del (6:05) panico è prevalente. Poi rileggete e scoprirete un sacco di cose interessanti (6:10) su voi stessi e sui vostri comportamenti. 

Un'altra tecnica veramente efficace è (6:15) riformulare i pensieri ed è figlia dell'esercizio precedente. Invece di (6:20) soffermarci su pensieri negativi e paurosi, sostituiamoli con pensieri (6:23) positivi. Muoio se mangio i funghi? Ma no, sicuramente no. Al massimo faccio (6:28) un'esperienza culinaria fantastica. Quindi provare a girare in positivo le (6:33) esperienze di negative, di panico che potremmo vivere, cercando quindi di (6:38) motivarci. Visualizziamo noi stessi affrontare con successo le nostre paure (6:43) e immaginiamo come ci sentiamo a superarle e l'impatto positivo che avrà (6:47) sulla nostra vita. Questo vale anche per un'aggressione. (6:49) Immaginiamo di superarla positivamente. Valutiamo come ci sentiamo, quale elemento (6:55) per noi è predominante. Poterlo raccontare agli altri? Potermi sentire (6:59) fortissimo? Potermi sentire fortunato? Poter tornare dai miei figli? (7:03) Ci sembra una sciocchezza ma ognuna di queste cose può essere declinata in (7:08) decine di migliaia di modi diversi. Anzi, veramente può essere declinata in tanti (7:11) modi quanti sono gli esseri umani. Scoprite quello che riguarda voi nello (7:17) specifico. 

Altra cosa, cercate supporto dagli altri. Io quando mi trovo in queste (7:21) situazioni un po' così, so sempre che ho qualcuno che lo sa, che mi guarda con (7:25) l'occhio come per di, francè, ma perché sei così, però sta anche lì, mi rende la mano e (7:29) mi dice tranquilla, dai dai dai, mu ti aiuta dai, mu prendiamo un altro piatto, va, per stavolta (7:34) vi diamo i funghi. C'è sempre qualcuno che mi supporta perchè lo so, ce la posso fare, è la (7:38) mia debolezza, lo sanno. Un pò mi prendono in giro, un po' mi aiutano ma non sapete (7:41) quanto mi sento meglio...Anche quando decido di mangiarmi i funghi, il fatto (7:46) che qualcuno sia lì e mi dica: "io lo so, non ti giudico (7:50), lo so e basta, sto là per te" fa tantissimo.

Suggerimento extra: questo è (7:56) pò hard core nel senso che appunto sono io la prima cheha paura di metterlo in (8:00) pratica: affrontiamo le nostre paure che in soldoni per me significherebbe: mangia (8:05) i funghi...aiuto; però in realtà le paure come vanno affrontate: un pezzettino per (8:10) volta. Abbiamo paura delle altezze? Vabbè magari non dobbiamo far benji jumping il giorno (8:14) che decidiamo di affrontare le nostre paure ma per esempio prendiamo un (8:19) scensore fatto solo a vetri e saliamo al secondo piano,  scendiamo,  settimana dopo (8:23) saliamo al quinto e scendiamo,  settimana dopo scendiamo al decimo e prima o poi (8:28) arriviamo pure al benji jumping. Si tratterebbe di affrontarle un passetto (8:31) per volta. Però, ve lo dico, lo dico è veramente tanta roba nel senso che se qualcosa ti (8:35) crea panico è difficilissimo da applicare ma chi di voi fosse brave (8:40) abbastanza da farlo sapete che vi stimo tantissimo e sarei onoratissima di avere (8:45) feedback su questo.

La vostra esperienza condividetela sul post dell'episodio su (8:50) instagram perché mi interesserebbe veramente tanto sapere come avete (8:54) gestito la situazione.

Ovviamente queste situazioni sono le stesse che (9:00) sperimentiamo anche nell'aikido perché non esiste un'aikidoka che inizi a (9:04) praticare senza paura di cadere. L'aikido è una disciplina in cui si cade in (9:09) maniera acrobatica, molto spesso si cade di spalle senza guardare cosa c'è dietro e (9:14) la nostra schiena è il punto di appoggio delle nostre cadute. Ora ditemi fra (9:19) coloro che non praticano Aikido quanti di voi si sentono perfettamente rilassati a (9:25) ricevere uno spintone gigante che ti fa andare di schiena all'indietro...penso (9:28) nessuno, quindi dobbiamo mettere in campo parecchio coraggio per imparare a cadere (9:33). Ripetiamo però gli stessi esercizi ogni giorno per anni e poco a poco guadagniamo (9:37) fiducia nel nostro corpo nella nostra mente fino a che lo facciamo senza (9:40) nemmeno rendercene conto. Allo stesso modo cercate di implementare queste (9:44) strategie nella vostra vita quotidiana e cercate di ragionare sui vostri riflessi (9:48) del panico perché avete perfettamente il potere di padroneggiare le vostre (9:52) paure e vivere una vita libera dai vincoli che i riflessi del panico causano (9:57).

Commentate il post dell'episodio su instagram e lasciatemi la vostra (10:01) esperienza, la vostra esperienza sugli esercizi se li avete applicati, la (10:04) vostra esperienza su quali sono i riflessi del panico prevalenti per voi (10:08) e lasciatemi un dm in cui mi proponete nuovi argomenti per i prossimi episodi (10:14) in modo che possiamo sviluppare i prossimi contenuti insieme (10:17) sapete che è la cosa che per me è più importante grazie per essere stati con (10:22) me e al prossimo episodio,